Sette giorni di libri, dibattiti, arte e musica alla presenza di scrittori di fama nazionale ed internazionale. È il ricco contenuto del «Festival Salerno Letteratura» che si terrà a Salerno dal 23 al 29 giugno.
L’evento, presentato al Comune di Salerno, è giunto alla seconda edizione con un ricco cartellone di appuntamenti che prevedono la partecipazione di oltre cento autori, ottanta manifestazioni, sette giorni di letture di libri, dibattiti, arte e musica.
La manifestazione, promossa dal Comune di Salerno, è stata ideata e gestita da un apposito Comitato in collaborazione con l’Associazione Duna di Sale, e con la direzione artistica di Francesco Durante.
«Si tratta del più grande festival letterario mai organizzato al sud di Roma – dichiara Durante – in Italia è il terzo festival letterario più importante insieme a Mantova e Pordenone, e Salerno è la città perfetta per accogliere un evento del genere che rappresenta la manifestazione culturale che produce di più in Campania con meno risorse». Da quest’anno il Festival Salerno Letteratura lancia la campagna di autofinanziamento aperta al contributo di salernitani e semplici appassionati della letteratura che potranno sostenere la manifestazione col sistema «PayPal» accedendo al sito internet dell’evento.
«In tempi di penuria economica – spiega Durante – anche il festival si è posto il problema di non poter contare esclusivamente su fondi pubblici e finanziamenti privati». Il festival dedicherà una parte cospicua del programma al «Premio Salerno Libro d’Europa», a cui concorrono cinque autori (narratori) under 40 delle opere più significative della stagione letteraria che abbiano raccolto le migliori recensioni della critica.
Una giuria tecnica, composta da esperti di letteratura internazionale voterà il vincitore che uscirà dalla cinquina di scrittori composti da Jenni Fagan, Paolo Piccirillo, Romain Puèrtolas, Bernard Quiriny, Noèmi Szècsi. Ad aprire il festival sarà la prolusione dello scrittore e sceneggiatore Raffaele La Capria, cui seguirà un percorso storico-letterario nei luoghi simbolo del capoluogo campano, dal Castello d’Arechi al complesso di San Pietro a Corte, dove andranno in scena la drammatizzazione delle lettere del poeta Bernardo Tasso, padre di Torquato Tasso, e le novelle di Masuccio Salernitano; spazio anche per le letture di Fabrizio Pinto che raccontano l’assedio dei francesi alla città di Salerno nel 1648. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Gatto, il centro del capoluogo, nei giorni del festival, ospiterà su Corso Vittorio Emanuele e in via Mercanti sei palchi che ospiteranno le letture di poesie.
«È un modo per catturare la folla e avvicinare la gente alla letteratura – spiega il direttore artistico – avremo anche percorsi tematici e letture con dibattiti nel cuore della notte e all’alba». Il Festival aprirà una discussione sui temi del Sud e dell’Italia pre-unitaria con studiosi e storici, tra cui il giornalista Pino Aprile; previsti anche momenti di dibattito sulla scrittura di genere con concerti ed esibizioni spettacolari. Nel corso della kermesse spazio anche per le anticipazioni dei libri di Paolo Isotta, Gaetano Cappelli e Stefano Piedimonte.