La scrittrice franco-algerina Kaouther Adimi è la vincitrice del Premio Salerno libro d’Europa, promosso nell’ambito della settima edizione del festival Salerno Letteratura, con il sostegno della Bper che, attraverso la dirigente Stefania Lezzi ha premiato, questa sera alle 19 presso gli spazi della chiesa dell’Addolorata, la scrittrice più votata dalla giuria popolare. “La libreria di rue Charras” (L’Orma editore) ha vinto già il Prix Renaudot des lycéens, la Liste Goncourt-le Choix de l’Italie e il Prix du Style. Il romanzo, attraverso un immaginario diario tenuto da Edmond Charlot, fotografa l’Algeria sotto il dominio francese, ma anche il periodo della Seconda Guerra Mondiale e il razzismo perpetrato dai francesi sugli indigeni algerini. In finale c’erano Golnaz Hashemzadeh Bonde con “Un popolo di roccia e di vento” (Feltrinelli) e Dawn ‘O Porter con “Mucche” (Astoria).
IL LIBRO. Algeri, oggi. Ryad, svogliato ventenne, studente universitario a Parigi, ha un compito ingrato davanti a sé: svuotare e chiudere la libreria Les Vraies Richesses. Questo polveroso negozio di quattro metri per sette, stipato di volumi ingialliti, foto sbiadite, quadri e mille altri cimeli editoriali, nasconde la storia di un’eccezionale avventura umana e letteraria, custodita dal suo ultimo testimone, il misterioso Abdallah. Algeri, 1936. Edmond Charlot, ventenne entusiasta, dopo un viaggio a Parigi rientra in patria con una grande idea in testa: fondare una libreria-casa editrice che pubblichi scrittori di entrambe le sponde del Mediterraneo, senza distinzioni di lingua, nazionalità o religione. Sostenuto da una comunità di ingegni e di affetti, apre al 2 bis della rue Charras un luogo ibrido e accogliente che presto diviene sede delle mitiche Éditions Charlot, frequentate da aspiranti scrittori come da figure del calibro di Antoine de Saint-Exupéry e André Gide. Da quella appassionata stanzetta, intitolata alle «vere ricchezze» della vita, escono le prime edizioni di testi memorabili, tra cui l’esordio di un giovane di genio: Albert Camus. Mescolando passato e presente, realtà e invenzione, Storia e intima quotidianità, Kaouther Adimi ci conduce con finezza e semplicità per le viuzze di una città immaginifica e dà vita al romanzo di un traghettatore di libri e di idee che fu, magari senza saperlo, il segreto artefice di molta della migliore letteratura del Novecento.
L’AUTRICE. Kaouther Adimi è nata nel 1986 ad Algeri e, dopo aver vissuto a Orano e a Grenoble, nel 2009 ha scelto di stabilirsi a Parigi. Dei suoi primi due romanzi – insigniti di numerosi premi letterari – è già stato pubblicato in italiano Le ballerine di Papicha (Editrice il Sirente, 2017).