Dal 17 al 24 giugno si terrà l’undicesima edizione di Salerno Letteratura. Saranno oltre centosessanta gli ospiti, italiani e internazionali, che animeranno il centro storico di Salerno per confrontarsi con il pubblico e rendere omaggio alla figura di Domenico Starnone, a cui il festival è dedicato in occasione dei suoi ottant’anni. Il tema scelto per questa edizione prende infatti spunto dalla sua ultima pubblicazione L’umanità è un tirocinio (Einaudi), e a lui è stata affidata la prolusione.
L’inaugurazione si terrà sabato alle 11, presso la chiesa dell’Addolorata, con Salvatore Rossi, autore di Breve racconto dell’Italia nel mondo, attraverso i fatti dell’economia (il Mulino) e Paolo Pagliaro. Un racconto dell’economia italiana a confronto con le grandi potenze mondiali che è allo stesso tempo anche un viaggio avvincente attraverso la storia e lo sviluppo del nostro Paese. Un libro fitto di informazioni sul passato e sul presente, pieno di domande e di risposte, a partire dagli interrogativi su quale sia lo spazio che ha oggi l’Italia nel mondo. Fino a chiedersi: un nuovo Rinascimento italiano è possibile? Un protagonista, e profondo conoscitore, dell’economia dialoga con uno dei giornalisti più rigorosi del panorama italiano. Alle 12 sarà la volta dell’happening itinerante A passeggio con Mrs Dalloway. A metà giugno del 1923 Clarissa Dalloway, da perfetta padrona di casa qual era, si dirigeva a Bond Street per comprare i fiori necessari agli addobbi per la festa che aveva organizzato. Virginia Woolf, in questo suo magistrale romanzo, Mrs Dalloway appunto, racconta ventiquattro ore della vita della sua protagonista, intrecciandone storia e ricordi a un meraviglioso affresco della società del tempo. A cent’anni esatti da quel giorno, un gruppo di attrici dirette da Flavia D’Aiello, accompagnate dai musicisti del Conservatorio G. Martucci di Salerno, vestiranno i panni di Mrs. Dalloway e daranno vita a una performance itinerante cui il pubblico è invitato a prendere parte, per poter scoprire e riscoprire questo caposaldo della letteratura del Novecento.
Il programma riparte alle 17, all’auditorium del Convitto nazionale, con una puntata speciale de La lingua batte. Alle 18 all’Addolorata sarà la volta di Chiara Gamberale, autrice di I fratelli Mezzaluna, (Salani) e di Per dieci minuti (Feltrinelli). Alla stessa ora a Palazzo Fruscione sarà inaugurata la mostra La scrittura democratica. Realizzata in collaborazione con il Plart di Napoli e curata da Carmen Pellegrino, vedrà in esposizione la Olivetti Valentine di Ettore Sottsass, le cassettiere Kartell e la scrivania progettata da Vittorio Introini, insieme a tanti altri piccoli e grandi pezzi che hanno fatto la storia del design.
Sempre alle 18 alla Pinacoteca provinciale, incontro con Sofia Pirandello, autrice di Bestie (Round Robin), mentre alle 19 all’Arco catalano prende il via Spazio Ragazzi con Calviniana. Sara Carbone insieme a Davide Speranza e Anna Maria Vitale conduce un laboratorio di lettura per ragazze e ragazzi dai 13 anni in su, per perdersi e ritrovarsi nel labirinto delle sue opere. Alla stessa ora, a Palazzo Fruscione, appuntamento con Mario Benedetto, autore di La staffetta. Il ricambio generazionale nelle imprese italiane. Collana Bellissima dedicata al Made in Italy (Luiss University Press). Conducono Nicoletta Picchio, Vincenzo Boccia e Letizia Magaldi. Al Diocesano arriva Ayelet Gundar Goshen, autrice di Dove si nasconde il lupo (Neri Pozza). La vita spensierata di Lilach e della sua famiglia, in California, si stravolge all’improvviso, nel giorno dell’attentato alla sinagoga riformata di Palo Alto. L’episodio ravviva una sensazione di terrore e allarme ben conosciuta, che Lilach pensava di aver lasciato nel suo Paese d’origine, Israele. L’angoscia si fa strada anche tra le pareti di casa, quando il figlio di Lilach viene sospettato di aver causato la morte di un suo compagno di scuola. Il romanzo sembra animato costantemente da una domanda: cosa può portarci a sentire la paura?
Alle 19.30, all’Addolorata, ci sarà Franco Cardini, autore di Le vie del sapere (Il Mulino) mentre in contemporanea, alla corte interna del Convitto nazionale, arriva Enzo Salerno, curatore dell’antologia Napolis. Quarantuno poeti italiani raccontano la città partenopea (Marlin) e il poeta-artista concettuale Emilio Isgrò. In quest’occasione la Fondazione Alfonso Gatto e l’omonimo Centro interdipartimentale di ricerca del DipSum-Unisa conferiranno al Maestro Isgrò il Premio Internazionale di poesia Alfonso Gatto.
Alle 20 all’atrio del Duomo incontro con Geoff Dyer, Gli ultimi giorni di Roger Federer e altri finali illustri (Il Saggiatore). Cosa succede quando la fine si avvicina? L’ultima volta su un palcoscenico, sul ring, in uno studio di registrazione. Dyer è andato a esplorare la fine delle cose, i giorni che precedono il ritiro dalla scena, sia essa un campo da tennis, un teatro o la repubblica delle lettere. Lo ha fatto andando a scovare intensificazioni e i mutamenti della percezione che si verificano quando la fine si avvicina. Dyer, tra gli scrittori di lingua inglese più originali del panorama contemporaneo, sarà per la prima volta a Salerno.
Ai Barbuti arriva Fabio Genovesi, autore di Oro puro (Mondadori) e alle 20.30 all’arco catalano c’è Roberto Bizzocchi, autore di Romanzo popolare. Come I promessi sposi hanno fatto l’Italia, (Laterza). Alle 21 ai Barbuti incontro con Luca Briasco, autore di Il Re di tutti. Un ritratto di Stephen King (Salani), mentre nell’atrio del Duomo c’è Sydney Sibilia, regista del film Mixed by Erry. Al Diocesano Enzo Moscato, autore di Archeologia del sangue (Cronopio), alle 22 ai Barbuti Javier Castillo, autore di Il gioco dell’anima (Salani), al Diocesano Laura Pepe, autrice di I tendini di Zeus. Corpo, anima e immortalità nel mito greco (Solferino) e Storie meravigliose di giovani greci (Laterza). Si chiude ai Barbuti alle 23 con il concerto rap di e con Amir Issaa, autore di Rime Amore Poesia (Bizzarro Books).