La primavera del design a Salerno inizia dalle opere esposte in vetrina nelle vie principali dello shopping. Giunto alla sua terza edizione, l’evento Salerno Do Design 2023, organizzato dal Gruppo Design, Tessile, Sistema Casa di Confindustria Salerno, promosso da Confcommercio Campania, col sostegno della CCIAA di Salerno, prosegue nel suo percorso di scoperta e riscoperta del mondo della progettazione, provando a rinsaldare ancora di più il legame con la città, evidenziandone potenzialità, natura e peculiarità, ripartendo proprio da qui.
Per la prima volta, infatti, l’iniziativa ha portato con sé una grande novità, con il Fuori Do Design: illustrata la “mappa” dell’esposizione che mette in rete le aziende del design partecipanti e le attività commerciali del centro cittadino, ancora fino al prossimo mese, approfittando delle ricorrenze pasquali, i negozianti di Salerno ospiteranno dei pezzi di elezione a tracciare un itinerario che partendo dal Corso Garibaldi, si snoda sul Corso Vittorio Emanuele, per raggiungere il centro storico.
“È questo il sintomo di una importante esigenza di socialità cooperativa” – come sottolinea Giovanni Marone, Presidente Confcommercio Salerno. A dare manforte, il grande entusiasmo evidenziato da parte dei negozianti. “E’ la prima volta in assoluto, in dieci anni di attività, che ci sentiamo coinvolti in una offerta così avveniristica, dove tutti hanno qualcosa da guadagnare e, soprattutto, da raccontare sul territorio, non restando confinati nella propria realtà – racconta Simone Zirpoli, di Sciglio. A questo, Mariella Marino, aggiunge: “Abbiamo finora raccolto molti feedback positivi rispetto all’opera installata qui da Tekla, sia dalla clientela abituale, che da avventori che hanno così varcato la soglia del nostro shop per la prima volta, riscoprendo un universo finora sconosciuto. Finalmente, un faro di luce sugli esercizi commerciali”. Dalla omonima storica pasticceria nel cuore pulsante della città, Francesco Pantaleone che ospita le proiezioni di Pedone&Tomeo: “Proposte del genere ci permettono di adeguarci a un circuito di modernità che meglio si adatti all’idea di internazionalizzazione. Le mie porte restano aperte a più momenti così”. Della stessa opinione, il dirimpettaio Alessandro Coppola, titolare insieme al fratello Giuliano della Sartoria Salernitana: “Il riscontro lo rivediamo nella passeggiata dei curiosi che restano sorpresi da questi abbinamenti straordinari. La nostra vetrina accoglie il design di Ciesse, ad opera di un giovane ambizioso come noi, che calza a pennello anche con l’idea di condivisione di intenti”. Ne è convinta Daniela Siano, proprietaria dell’ottica di famiglia che, per l’occasione, espone i lavori di Ceramica Artistica Giovanni De Maio: “ Questo può essere uno stimolo significativo per una nuova sinergia che parta dal desiderio di voler fare, ma fare bene insieme”. Medesima suggestione raccolta anche da Alessandra De Caro della pelletteria Dionigi, in abbinamento alle installazioni di InCoerenze e Rinaldi: “Mettersi in connessione significa sintonizzarsi sugli stessi bisogni, fino a cambiare addirittura il punto di vista di chi opera in questo settore, riscoprendosi ancor più alleato e propositivo, come in questo caso, anche nel prestito dei propri prodotti”. L’idea di fare da passerella alle nuove proposte, strizzando l’occhio ai nuovi clienti, è piaciuta anche ad Alfonsina Greco del negozio di bijoux Chicca Collezioni, che ospita l’oggettistica di Cianciullo: “Si respira aria di apertura al bello e al buono che questa città ha da offrire, puntando sulle unicità che ci rappresentano”. E, a difendere la propria territorialità, si associa Rossella Anaclerico, titolare del rinomato negozio di calzature, arricchito dall’estro di Bisogno Interiors: “Se parliamo di avanguardia, è necessario dare una scossa con iniziative di qualità che non solo risveglino Salerno da un torpore che non possiamo più assecondare, ma invoglino i nostri fruitori a raggiungerci, per restarne affezionati oltre che affascinati”. Alzare l’asticella, dunque, ora più che mai. Un’espressione che mette d’accordo Rosario Capece della gioielleria Lo Smeraldo, nei cui spazi alloggia un complemento d’arredo di Hebanon: “Le manifestazioni di interesse alle imprese, all’arte e alla cultura, in ogni sua forma, vanno plasmate col supporto da più canali, affinché le tappe da bruciare, ogni volta, diventino sempre più brevi ed efficaci. Siamo in grado, se vogliamo, di fare le cose perbene”. Proseguendo nella promenade, il pannello di FG Grafica abita le vetrine della boutique di Donna-Lamberti, con Veronica De Rosa: “Dopo una crisi sanitaria, prima, ed energetica, poi, trovo sia un segnale forte che i commercianti si uniscano in un progetto corale, ancorché favoriti dalle istituzioni, dove siamo tutti protagonisti, nessuno escluso, per dare una sferzata di ottimismo all’economia di questa città”. Relazioni che nascono e collaborazioni che prendono forma è quanto accade in casa di Daniela e Sabrina Mastantuono, proprietarie di Harmony Arredo Interni, che hanno dato vita a un vero e proprio connubio creativo con i partner in abbinata, Rinaldi e Ics Ceramics: “Se i primi sono stati inseriti nel portfolio di fornitori del nostro showroom, con l’artista Beatrice Zinna ci siamo legate a doppio filo nella continua ispirazione reciproca delle nostre collezioni. Di persone in gamba e competenti ce ne sono tante sul territorio, serve solo rintracciarsi per fare squadra. Da soli non si va da nessuna parte”. Sulla stessa lunghezza d’onda, la titolare di Primus, Stefania Pezzuto, che nel proprio store espone le opere in marmo di Cianciullo: “Se allunghiamo le mani gli uni verso gli altri, possiamo permetterci di ambire a più iniziative di ampio respiro tali da metterci in linea con altre parti d’Italia. In fondo, parliamo la stessa lingua. Veniamo troppo spesso settorizzati”. Sperimentare le contaminazioni è anche il core business della pasticceria Romolo, una tradizione di famiglia che punta dritto all’innovazione della materia prima, come spiega Ilaria Mazza: “Non a caso abbiamo scelto di esporre il planning dello studio di progettazione Re Ad, spesso le nostre produzioni artigianali sono delle vere e proprie opere architettoniche”. Un traino per l’economia dei commercianti che hanno sempre più voglia di mettersi in gioco. “Perché non rendere permanenti le promozioni di questo tipo? Uno scambio di attrattive che può farci solo bene” – è il commento di Armando Ferlazzo, dall’omonimo punto vendita che mostra al pubblico il design di Tekla. E già in virtù di queste festività, c’è chi con lungimiranza parla di future partnership in essere.