Ieri presso il Salone dei Marmi del Comune di Salerno l’avv. Antonio Cammarota, consigliere Comunale e Provinciale, e la dott.ssa Paky Memoli, consigliere Comunale, hanno presentato la manifestazione “Salerno capitale per i Marò d’Italia”, promossa dalle Associazioni Prima Luce e La Nostra Libertà.
Molte le personalità civili e militari presenti all’evento, tra cui la prof.ssa Angela Di Stasi, docente di Diritto Internazionale dell’Università di Salerno, il Capitano di Vascello Erminio La Rocca, Comandante del Battaglione San Marco di Taranto, il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e Michele Girone, papà del Marò Salvatore Girone detenuto da ormai 2 anni in India assieme al collega e compagno di disavventura Massimiliano Latorre.
In una sala gremita da numerosi cittadini, che hanno così manifestato la loro vicinanza ai due connazionali, la dott.ssa Memoli, nel suo intervento di apertura, ha espresso l’orgoglio dei salernitani nell’aver ospitato, seppur per breve tempo, il governo del Paese. È da qui che nasce l’idea di legare la celebrazione del 70° anniversario di Salerno Capitale alla vicenda dei Marò.
Ma quali sono le colpe di Girone e Latorre? «Nulla di certo, pare», ha dichiarato Cammarota, «ciò che è certo è che numerosi Stati, per episodi simili, non hanno consentito che i propri cittadini venissero processati in un Paese diverso dal proprio. Un esempio fra tutti la Strage di Cermis dove un aereo militare statunitense causò la morte di 20 persone. Ebbene i soldati americani sono stati accusati, processati e condannati, ma sono sempre rimasti nel proprio Paese».
Il Diritto Internazionale è però materia complessa , come evidenziato durante la manifestazione dalla dott.ssa Di Stasi, e la risoluzione della vicenda dei Marò è intricata e difficile.
Nel discorso finale il Sindaco De Luca ha posto l’accento sul concetto di patria, così vivo nel secondo dopoguerra quando Salerno divenne capitale di un paese disastrato dagli orrori della guerra. «In questo momento la vicenda dei Marò ci fa riscoprire quel sentimento di patria che per tanti versi si era perso negli ultimi decenni», dice De Luca, «e che significa riconoscersi parte di una grande famiglia». Ha poi elogiato la grande dignità con cui Michele Girone e tutti i familiari dei Marò stanno affrontando la vicenda definendo «il caso vergognoso. Latorre e Girone sono detenuti da 2 anni senza nessun capo di imputazione: sono cose da paesi incivili».
«Speriamo di risolvere quanto prima questa situazione» ha affermato Michele Girone «perché i nostri ragazzi sono stanchi e preoccupati. Continuiamo, però, ad avere fiducia nelle istituzioni e siamo sicuri che riusciremo a riportarli a casa. Dobbiamo essere tutti fiduciosi perché solo così trasferiamo ai nostri ragazzi e a chi sta al governo la forza di andare avanti».
Al termine della manifestazione, il Sindaco ha consegnato ad un emozionato Michele Girone una targa ricordo offerta dalle Associazioni.
Mirella Sacino