Un’incursione fotografica dell’ingegnere fotografo Michele De Angelis, che ha cristallizzato la bellezza di una Salerno prebellica prima che l’urbanizzazione le cambiasse il volto nel secondo dopoguerra.
Giovedì 29 febbraio alle ore 10, nella Sala Bottiglieri della sede della Provincia di Salerno (Palazzo Sant’Agostino) il Museo didattico della Fotografia (MuDiF) presenterà il catalogo della mostra sulle foto di Michele De Angelis “Salerno 1900-1939 – Immagini di una trasformazione urbana”, che si è tenuta nell’aprile 2023 a Palazzo Ruggi d’Aragona (Salerno), prestigiosa sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
All’iniziativa interverranno Francesco Morra, consigliere provinciale con delega alla Cultura; Gabriele Capone, soprintendente archivistico e bibliografico della Campania e Vincenzo Petrosino, presidente dell’associazione culturale “Il Didrammo Aps”. Modera l’incontro il giornalista e narratore Davide Speranza.
Il catalogo ripercorre le sezioni dell’esposizione fotografica – Le radici della città; Il mare e la città; La città si trasforma; Il fotoamatore – e i 90 scatti proposti in mostra, solo una piccola parte del ricco Fondo fotografico, composto in tutto da 2.047 fototipi, donato dagli eredi di De Angelis al MUDIF e da questi recuperato e digitalizzato. Una preziosa testimonianza storica che documenta, in maniera tangibile, gli articolati ed eterogenei interventi (a committenza sia pubblica, sia privata) che Michele De Angelis, ingegnere di professione e fotografo per passione, progetta e realizza, anche in collaborazione con altri tecnici, in un periodo compreso tra gli ultimi anni dell’Ottocento e il 1939.
La realizzazione della Mostra e del Catalogo – ideate e organizzate dall’associazione di promozione sociale IL DIDRAMMO APS – Museo didattico della Fotografia (MuDiF) – è stata possibile grazie al contributo della Regione Campania – Direzione Generale Governo del Territorio (L. R. 19/2019 per la “Promozione della Qualità dell’Architettura in Campania” Archivi di architettura moderna e contemporanea 1.a e 2.a annualità), il patrocinio della Fondazione della Comunità Salernitana e in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino e CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino. Ha goduto, inoltre, del patrocinio morale della Provincia di Salerno, del Comune di Salerno, del Comune di Sarno, del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, della Società Salernitana di Storia Patria, dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Salerno.
«È motivo di vanto, per la provincia di Salerno, ospitare la presentazione del catalogo della mostra dedicata alle foto di Michele De Angelis – ha spiegato Francesco Morra, consigliere provinciale con delega alla Cultura – Il catalogo ha una particolare importanza soprattutto per la valenza storica delle foto di De Angelis, che testimoniano la trasformazione urbanistica e territoriale non solo di Salerno città, ma anche di tutta la provincia salernitana».
«Michele De Angelis è stato un personaggio davvero singolare e poliedrico, che ha saputo coniugare la sua competenza ed esperienza professionale con le sue passioni: la città e la sua storia, il rinnovamento urbanistico ed architettonico, la fotografia come strumento di diletto e di testimonianza storica – spiega Vincenzo Petrosino, presidente dell’associazione Il Didrammo Aps – Il percorso espositivo, narrato nel catalogo, costituisce una prima ed essenziale selezione di queste sue vocazioni, raccontate dal suo sguardo immerso nell’obiettivo di una delle tante camere fotografiche. Nella narrazione ci siamo lasciati accompagnare dalla sua creatività liberata proprio dall’incessante sviluppo della tecnica fotografica e ci siamo ispirati soprattutto all’amore e al profondo rispetto per la Città di Salerno, che fin da subito ha colpito il nostro modesto agire a tutela della memoria».
«Ho accolto con vivo piacere l’invito a contribuire alla realizzazione del catalogo con una personale riflessione sul Fondo Michele De Angelis, già oggetto della recente mostra fotografica – sottolinea Gabriele Capone, Soprintendente archivistico e bibliografico della Campania – Il Fondo fotografico Michele De Angelis restituisce filologicamente la trasformazione della città e della provincia di Salerno intorno al primo trentennio del Novecento. Numerose le testimonianze relative a interventi eseguiti su luoghi simbolo del territorio; con una sensibilità fuori dal suo tempo De Angelis documentava e fotografava i lavori prima, durante e dopo, anticipando obblighi che nei decenni successivi saranno prescritti per legge. Insomma, un tecnico con una rara sensibilità. Tutte motivazioni, dunque, che hanno condotto la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania a dichiarare l’Archivio fotografico Michele De Angelis bene di interesse culturale per il Paese, assicurandone la tutela e la vigilanza. È un sigillo meritato, che rende giustizia alla generosità degli eredi dell’ingegnere, che hanno donato nel 2015 i 2047 fototipi all’associazione di promozione sociale Il Didrammo che ha poi sviluppato percorsi progettuali e professionalità specifiche per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del Fondo fotografico».
Il catalogo, oltre alle foto, si arricchisce di sette preziosi e interessanti interventi sulla figura di Michele De Angelis come ingegnere ed urbanista, come fotografo, come artista dell’immagine. Scrivono di lui: Emilia Alfinito, nipote del Nostro e storica dell’arte; Gabriele Capone, soprintendente archivistico e bibliografico della Campania; Gennaro Miccio, ingegnere e già soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio; Alfonso Andria, presidente della Centro Europeo per i Beni culturali di Ravello; Corradino Pellecchia, giornalista e fotografo; Barbara Bergaglio, responsabile archivi della Fondazione Camera di Torino; Rosario Petrosino, direttore del MuDiF-conservatore.