La Salernitana scivola al Menti ma ringrazia il Matera. Con la concomitante sconfitta del Benevento in Terra di Lucania, per la promozione il discorso resta congelato. Distacco inalterato fra granata e giallorossi ma con una giornata in meno da giocare: restando dunque 5 i punti di vantaggio sugli ultimi 9 disponibili.
Il traguardo, dunque, si avvicina nonostante la battuta d’arresto. Manca, poco, dunque, per staccare il tagliando della promozione diretta, senza passare attraverso le “forche caudine” degli spareggi play-off, più croce che delizia per i colori granata. Una gara che si è subito messa in salita per la squadra granata, con un approccio da brividi. In pratica al primo vero affondo della formazione di casa il vantaggio delle vespe con la retroguardia granata a fare bella mostra come le classiche statuine di cera.
Un gioco da ragazzi per il liberissimo Jidayi che non ha problemi nel girare di testa a rete, prendendo controtempo il portiere Gori. Il tutto nel giro di appena 90 secondi e con un match tutto da disputare ancora. Ma non basteranno gli 88 minuti di partita, recuperi esclusi, per vedere equilibrare un risultato diventato da subito stregato per la squadra allenata da Menichini.
E meno male che dal “Salerno”, strano gioco del destino, arrivavano subito le buone notizie, con la formazione di Auteri a mettere da subito alle strette quella di Brini con un mortifero uno-due.
Tra l’altro, la Salernitana ha il demerito, divenuto ormai una costante, di aver concesso un tempo, il primo alla formazione avversaria che, ad onor del vero, ha ampiamente legittimato il vantaggio. Già perché al 19′, le vespe hanno avuto anche l’occasione per il raddoppio con una conclusione di Nicastro a stamparsi sul palo. Salernitana, intanto, non pervenuta nella prima frazione di gioco se non per alcuni attacchi d’isteria di Bocchetti, sostituito ad inizio ripresa da Negro. Modulo, dunque, che passa subito al 4-3-3, con Menichini a schierare in campo tutta la batteria d’attaccanti a disposizione, tanto da chiudere la gara con ben quattro punte di ruolo. Ma la rete è restata soltanto un miraggio, con la Salernitana che ha sfiorato il pareggio in chiusura di gara con un palo colpito da Gabionetta su una conclusione a giro dalla destra. Nulla di fatto, con la Salernitana che ritrova la sconfitta dopo una serie di 4 successi di fila.
E sabato, all’Arechi, continuerà la marcia d’avvicinamento verso la promozione contro il Barletta. Una gara in cui la Salernitana dovrà fare a meno dello squalificato capitano, Manolo Pestrin.
Juve Stabia (4-2-3-1): Pisseri; Cancellotti (44′ st Romeo), Polak, Migliorini, Contessa; Nicastro, Jidayi (20′ st Maiorano); La Camera, Bombagi, Carrozza (36′ st Caserta); Ripa.
In panchina: Santurro, Liotti, Burrai, Gomez
Allenatore: Savini
Salernitana (3-4-1-2): Gori, Tuia, Lanzaro, Bocchetti (1’st Negro); Colombo, Pestrin, Moro, Franco; Bovo (29′ st Mendicino); Gabionetta, Calil (20′ st Cristea)
In panchina: Russo, Trevisan, Pezzella, Favasuli.
Allenatore: Menichini
Arbitro: Dei Giudici di Latina.
Reti: 2’pt Jidayi
Ammoniti: Tuia, Bocchetti, Carrozza, Colombo, Nicastro, Pestrin, La Camera
Angoli: 3-2 per la Juve Stabia
Recuperi: 1′ pt; 3′ st
Antonio Roma