Ci hanno riempito la testa con fiumi di parole sul fuorigioco di Bonucci e Torino e l’ammonizione di Milinkovic Savic a Roma ma di fronte alla scandalosa prova dell’arbitro Marchetti e del Var, Paolo Valeri, nemmeno un passaggio.
E’ l’ennesima dimostrazione di quanto il calcio italiano sia un teatrino.
Il primo gol della Cremonese è un capolavoro di inefficienza. Come dimostrano i frame che pubblichiamo Tsadjout fa un fallo grande quanto una casa su Lovato. Nel saltare compie due infrazioni: allarga le braccia e rifila una gomitata al volto del difensore granata. A norma di regolamento l’arbitro avrebbe dovuto fischiare punizione per la Salernitana e ammonire, se non addirittura espellere, l’attaccante della Cremonese.
Sempre Tsadjout, qualche minuto dopo, compie un grossolano fallo di mano in area (sarebbe stata seconda ammonizione, dopo quella della gomitata) che l’arbitro e il Var incredibilmente non vedono. O fingono di non vedere. Già, perché se a Roma – sponda Lazio – si è addirittura parlato di fantomatiche origini salernitane dell’arbitro Manganiello qualcuno dovrebbe spiegarci se esiste una qualche parentela tra Paolo Valeri, romano e al Var sabato scorso all’Arechi, e Emanuele Valeri della Cremonese, romano anche lui.
Come mai il Var vede il tocco in area della Salernitana, quando Marchetti poco prima aveva fatto evidenti gesti per dire che era vicino all’azione e aveva visto benissimo, ma non la gomitata a Lovato?7
Come mai vede con scrupolo quanto accade in occasione della ripetizione del rigore ma non il fallo di mani da rigore di Tsadjout?
Misteri. Incapacità. O malafede?