Il dato più preoccupante arriva ancora dalla società. Mentre in campo la squadra continua a collezionare sconfitte, e adesso è a ridosso della zona retrocessione, in società regna l’incertezza. Dopo tutto quanto è successo in estate, e con un club in vendita da mesi, prima o poi il contraccolpo in termini di risultati doveva arrivare. Ed è quanto sta accadendo. Ma non si vede chi, dietro la scrivania, possa dare la scossa al tecnico e ai calciatori. Il direttore sportivo Gianluca Petrachi non parla da mesi, il proprietario Danilo Iervolino a parole dice di essere al fianco del club ma nei fatti è a caccia di acquirenti e soldi. Maurizio Milan continua, invece, a dire tutto e il contrario di tutto – non vendiamo, anzi no forse se arriva l’offerta giusta ma sai a pensarci… – e Roberto Busso è un presidente che conta meno del segretario. Mesi fa Iervolino disse che lasciava la carica perché non aveva tempo per dedicarsi a pieno al club. E che ha fatto? Ha nominato presidente uno che ha meno tempo di lui e che non si sa quante volte abbia messo piede in sede dal giorno della sua nomina. La Salernitana, per cominciare a essere una società di calcio e smettere di essere una barzelletta, ha bisogno di gente operativa. Persone che lavorino a tempo pieno per il club e siano a Salerno. In questo contesto, francamente, parlare di partite, moduli, giocatori e allenatori non ha alcun senso.