Il mercato della Salernitana si chiude senza colpi di rilievo. Anzi, la rosa viene indebolita con le cessioni in prestito di Flavius Daniliuc al Verona e Giulio Maggiore al Venezia. Su quest’ultimo però c’è da verificare l’orario di deposito del contratto da parte dei lagunari. All’Empoli, invece, finisce Junior Sambia. Un altro dei clamorosi errori della gestione De Sanctis. Arrivano, invece, l’esterno destro Petar Stojanovic (Empoli, l’anno scorso alla Sampdoria) e lo svincolato Gian Marco Ferrari, nella scorsa stagione al Sassuolo. Nelle prossime ore firmerà anche Ernesto Torregrossa, ennesima scommessa del mercato in entrata, con ingaggio quasi interamente a carico del Pisa. Certo, gli obiettivi finanziari sono stati raggiunti ma a quale prezzo? L’organico è troppo lacunoso e con molti svincolati che fin qui hanno rappresentato un flop. Adelaide rotto dopo un solo allenamento, Soriano quasi impresentabile e anche lui fermo ai box dopo mezza partita giocata. L’a.d. Maurizio Milan parla, al Corriere dello Sport, di serie A in 3 anni ma qui, una volta tanto, bisogna avere il coraggio e l’onestà di dire ai tifosi come stanno realmente le cose. Le operazioni di mercato, quindi i fatti e non le parole, hanno rivelato la reale dimensione del club. La Salernitana, ad oggi, è una squadra che deve lottare per salvarsi senza passare dai playout.