Il Frosinone batte la Salernitana 3-0 nel match in calendario oggi per la 34esima giornata della Serie A.
I ciociari tornano alla vittoria che mancava dal 21 gennaio, salgono a 31 punti e lasciano almeno per qualche ora la zona retrocessione, salendo a +3 rispetto all’Udinese, terz’ultima da sola.
La Salernitana, è aritmeticamente retrocessa in Serie B, ultima con 15 punti.
Il successo del Frosinone allenato da Di Francesco è firmato dai gol di Soulè, a segno su rigore al 10′, di Brescianini al 25′ al termine di un contropiede micidiale e da Zortea all’85’ dopo l’ennesima ripartenza.
Mister Stefano Colantuono, intervenuto a Sky Sport dopo la sconfitta col Frosinone, ha commentato così la retrocessione in Serie B della sua Salernitana: “Commentare questa partita rimane molto difficile. Con tutto il rispetto per il Frosinone, tre gol di differenza mi sembrano tanti per quello che si è visto in campo. Il calcio a volte è strano, ci sono stati anche episodi un po’ dubbi che dalla panchina si potevano interpretare diversamente”.
Come commenta la retrocessione?
“È successo quello che volevamo rimandare, non avevamo speranze di poter fare qualcosa di diverso. Il verdetto matematico è arrivato stasera, cambiava poco. Ora dobbiamo finire il campionato, continueremo a giocare. La società sta già programmando il futuro, qua ci sono una società e una tifoseria importanti. I nostri tifosi non sono retrocessi, sono stati encomiabili ovunque. A volte da cadute così rovinose si può costruire anche un futuro molto più bello. Si ricomincia, si riparte e credo che nessuno si tirerà indietro”.
Tra le belle notizie, c’è la crescita di Tchaouna: resterà?
“Tchaouna ha ampi margini di miglioramento perché ha appena 20 anni. Se resterà va chiesto alla società, credo che abbia già bussato più di qualcuno. È chiaro che è appetibile e ha mercato. Tanti ragazzi si sono distinti, del materiale qui c’è nonostante la retrocessione”.
Qual è stato il fattore che più ha influenzato la vostra permanenza in Serie A?
“Posso rispondere parzialmente. È vero che ero già qui, in società, ma facevo altro. Ci abbiamo messo del nostro, mi ci metto anche io nonostante sia arrivato per ultimo. Sono stati fatti degli errori chiaramente, ma oggi è inutile stare a pensare a quello che è stato fatto. Qui c’è un ambiente sano, che si riaccende in un nanosecondo. Dobbiamo ripartire”.