Finisce con una coda polemica il rapporto tra Filippo Inzagahi e la Salernitana, in particolare tra l’ex tecnico ed il direttore Waalter Sabatini.
Il primo a parlare è stato il dirigente, durante la conferenza stampa di presentazione di Liverani: “Mi devo scusare con Inzaghi, non l’ho aiutato abbastanza. Il calciomercato di gennaio l’ho portato avanti un po’ a rilento per tutta una serie di complicazioni ed episodi sfavorevoli. Avrei dovuto portare alcuni giocatori nei primissimi giorni e non l’ho fatto. Non ho aiutato un allenatore in difficoltà e quindi mi scuso con lui per non averlo fatto. Avrei dovuto farlo, ma non ci sono riuscito. Porgo a lui le mie scuse e gli faccio i miei più sentiti auguri per una carriera importante”.
Non si è fatta attendere la replica dell’ex bomber di Juventus e Milan, che attraverso il suo profilo Instagram ha risposto a Sabatini, spiegando: “A poco servono oggi le frasi consolatorie del direttore Sabatini, anche perché non vedo il senso di chiedere scusa su un proprio errore e tagliare la testa ad un altro. Io vivo per il calcio e per la lealtà che mi ha insegnato è per questo che amo la tifoseria, perché è leale e purtroppo è ciò che vorrei anche all’intero dell’ambiente ma forse sono utopico”.
In mezzo la presentazione di Fabio Liverani, che ha accettato di tentare un’impresa che sembra proibitiva: “Dobbiamo ragionare gara dopo gara, senza fare tabelle. La squadra ha valori individuali medio-alti, ma che ad oggi come collettivo ha espresso poco. Dobbiamo diventare gruppo in poco tempo. Se oggi ho accettato, a prescindere dalla storia emozionante che ha raccontato il direttore, è perché credo che si possa ambire ad avvicinare le avversarie che sono davanti a noi”.