Salernitana e Torino si dividono la posta in palio. All’Arechi termina 1-1.
Davide Nicola cambia molto rispetto al match di mercoledì contro il Milan: dentro Bronn e Daniliuc in difesa, Candreva con il nuovo arrivato Nicolussi Caviglia a centrocampo e Bonazzoli in attacco.
Il Torino si schiera con il 3-4-2-1, affidandosi a Radonjic e Vlasic alle spalle di Sanabria. Una scelta che premia Juric: i granata piemontesi impattano bene la partita, sfruttando le amnesie di una Salernitana. Gli ospiti riescono a sfruttare i tanti spazi concessi dalla difesa di Nicola. Ochoa, com’era accaduto già nel match d’esordio, tiene a galla i suoi con una serie d’interventi decisivi: prima salva sul colpo di tacco ravvicinato di Zima (9′), poi respinge di piede sulla conclusione a botta sicura di Radonjic e, infine, salva in uscita su Vlasic lanciato a rete.
La Salernitana è in forte sofferenza e non riesce quasi mai a farsi vedere nell’area di rigore piemontese. Alla mezzora Buongiorno va vicinissimo al vantaggio con un colpo di testa sugli sviluppi di un angolo che esce di pochissimo. Tre minuti dopo è ancora una volta decisivo Ochoa su Lukic. Ma il messicano non può nulla al 36′ sul colpo di testa di Sanabria che, servito da Lazaro, porta avanti il Toro.
Lo svantaggio, nonostante la spinta e le sollecitazioni dell’Arechi, non riesce a scuotere i padroni di casa: al 40′ Ochoa nega la gioia a Vojvoda, mentre due minuti dopo è il palo a respingere il colpo di testa di Schuurs. Per la prima volta in stagione, all’intervallo, la Salernitana esce tra i fischi dei suoi tifosi.
Ma nella ripresa Nicola riesce a cambiare volto alla sua squadra, inserendo Piatek per Bohinen e passando al 3-4-3.
Passano 4′ e Vilhena trova il pari: l’olandese recupera palla a centrocampo, s’invola e dal limite fa secco Milinkovic-Savic. La Salernitana ritrova fiducia ma le occasioni migliori le costruisce sempre il Torino che, però, deve fare i conti con super Ochoa.
Il portiere messicano prima salva su Miranchuk (27′( con l’aiuto di Candreva e, poi, devia sul palo un tiro di Rodriguez (38′) diretto all’angolino. Interventi decisivi che consentono alla Salernitana di conquistare un punto dopo tre ko di fila. (ANSA).
L’allenatore della Salernitana Davide Nicola ha parlato a DAZN dopo la gara pareggiata 1-1 contro il Torino. Queste le dichiarazioni del trainer dei campani: “Non c’è stato molto da dire tra primo e secondo tempo. Abbiamo preparato la partita consapevoli delle caratteristiche del Torino, sempre molto aggressivo che sa attaccare gli spazi e ti concede poco tempo per pensare. Partita ideale per migliorare certe cose, soprattutto quando non abbiamo la palla e su questo abbiamo provato a lavorare nei giorni scorsi, migliorare poi i duelli individuali e fare giocate più rapide. Nel primo tempo i ragazzi non sono riusciti ad essere aggressivi e abbiamo perso alcuni duelli, abbiamo patito anche sui calci piazzati per una differenza strutturale. Nel secondo tempo è migliorata la pressione, veniva nei momenti giusti, ci sono alcuni giocatori già bravi e altri che devono ancora adattarsi a questo campionato. Abbiamo recuperato Gyomber che quando è entrato ha vinto tutti i duelli. Abbiamo 18 punti ma non ci accontentiamo perchè vogliamo sempre migliorarci. Il secondo tempo mi ha soddisfatto, meglio loro nel primo tempo, noi bene nel secondo. Contento per Nicolussi, ha dimostrato di essere all’altezza. Recuperiamo tutti e lavoriamo come stiamo facendo, con entusiasmo grazie anche ai nostri tifosi che quando le cose non vanno bene ci spingono a dare di più. La piazza merita di avere tutto da parte nostra come stiamo facendo. Mi interessa aver preso un punto contro squadra forte e fisica e che conosco bene. Ochoa? Abbiamo preso un portiere che ha uno status e una personalità importante, ha un grande posizionamento tra i pali, non ha fatto 5 mondiali per caso. Non abbiamo ancora la capacità di parlarci in modo spigliato e lui ci sta dando una grossa mano. Oggi è stato decisivo anche Vilhena, li prendiamo per questo. Arriveremo anche all’ambizione di far passare inoperoso il portiere. Come arriviamo al questo calendario complicato? In modo positivo, quando si sceglie un percorso bisogna solo credere a ciò che si fa, la partita è la verifica di ciò che facciamo. Ho visto anche miglioramenti nel secondo tempo di oggi rispetto alla gara col Milan. Questo è a completamento di un percorso di maturazione di giocatori e di squadra, anche per quei calciatori arrivati da poco o di quelli che sono ancora fuori”.