Il Lecce stende la Salernitana e si aggiudica lo scontro diretto di alta classifica della trentunesima giornata di serie B. Padroni di casa nettamente superiori. Coda resta all’asciutto, ma colpisce una traversa e provoca l’espulsione (decisiva) di Bogdan.
Un gol di Pettinari nel primo tempo ed uno di Maggio (ex Napoli e Benevento) nella ripresa.
Il primo tempo è un dominio del Lecce. I pugliesi colpiscono un traversa con Coda e sfiorano il gol in almeno altre tre occasioni (due con Pettinari e una con il sempre pericoloso Coda). I campani non riescono a rendersi pericolosi e subiscono la rete dell’1-0 a pochi secondi dall’intervallo: Tachtsidis serve Pettinari, l’attaccante supera Jaroszynski e col destro batte Belec. Nella ripresa i giallorossi continuano a spingere e al ventesimo Coda si invola solitario verso la porta avversaria; Bogdan lo stende e si becca il rosso. La Salernitana crolla e subisce il raddoppio con Maggio, sugli sviluppi di un calcio piazzato.
«Abbiamo fatto un buon inizio di gara. Poi il Lecce ha preso il sopravvento, ci ha chiusi. Il gol a un minuto e mezzo dall’intervallo ha deciso la partita. Ci può stare di commettere un errore e subire un gol. Nella ripresa siamo rientrati bene, stavamo rientrando in partita ma l’episodio dell’espulsione ha cambiato verso alla gara nel nostro miglior momento». Così Fabrizio Castori, tecnico della Salernitana, dopo il ko subito a Lecce dai granata. «Ci siamo cullati sul portare il primo tempo con lo 0-0, siamo stati troppo chiusi. Abbiamo fatto bene nel secondo tempo per gioco, intensità. Attacco? Oggi è andata così, abbiamo fatto della nostra solidità e dell’essere squadra la nostra forza. Una partita sofferta, contro un avversario oggettivamente molto forte ci può stare. Potevamo riaprirla solo con una giocata ma non ci siamo riusciti. La speranza è che non sempre andrà così».
Un ko che secondo Castori non ridimensiona il cammino della Salernitana. «Bisognava mettere in preventivo una sconfitta dopo 12 partite. Prima o poi poteva succedere, perdere a Lecce non è uno scandalo. Non cambia il nostro obiettivo, mancano ancora sette partite e tutte fanno fatica. Non dobbiamo fare drammi: prendiamo coscienza, la mettiamo però subito da parte e pensiamo a ripartire. Questa partita non era decisiva prima e non lo è dopo questa sconfitta. Finchè ci sarà ogni discorso noi proveremo a crederci».
Sulle difficoltà mostrate dagli attaccanti: «Un po’ di appannamento ci può stare. Questo è un momento in cui non riusciamo ad essere prolifici ma non ne farei un dramma. Lavoreremo per superare questa difficoltà da squadra. Formazione? È ancora presto per parlarne. C’è da fare la conta, vediamo come siamo usciti. Aya? Non recupera, non ci sarà. Frosinone? Ci sono calciatori che hanno solidità e hanno dato tanto, c’era bisogno di fare un determinato tipo di scelte».
La serie B non si ferma, il lunedì di Pasquetta si torna in campo, i granata affronteranno all’Arechi nel posticipo serale il Frosinone di Fabio Grosso, appena subentrato all’altro ex azzurro Sandro Nesta.