Mettiamola così: oggi contava interrompere la striscia di sconfitte consecutive, trovare finalmente un’idea di solidità difensiva, onorare la presenza di tanti salernitani sugli spalti dello stadio “Tricolore d’Italia” di Reggio Emilia. Lo 0-0 va bene anche se i granata di Salerno hanno avuto due colossali occasioni per fare gol, con Wlodarczyk nel primo tempo e Braaf nella ripresa, e nel finale hanno trovato un super Bardi sulla loro strada. La partita di oggi ha però detto che tra qualche mese, quando questo gruppo avrà accumulato lavoro sufficiente per essere la squadra che Giovanni Martusciello immagina, probabilmente diventerà quella mina vagante di cui parlava, suo tempo, il d.s. Gianluca Petrachi. Che, oggi, ha seguito la partita in un box della tribuna stampa in compagnia del nipote. In tribuna autorità c’era invece il presidente Roberto Busso. Esordio dal primo minuto per Adelaide, che ha dimostrato di essere almeno 3 categorie sopra alla media della serie B. In attesa dei ritorni di Kallon e Tongya questa Salernitana dà una grande risposta dopo le sconfitte di Mantova e Pisa, sulle quali pesano però decisioni arbitrali al limite della malafede, e si candida a recitare quel ruolo da protagonista che le compete. Perché parlare di salvezza in una piazza così è qualcosa di molto simile a una bestemmia.