E’ passato un anno esatto dall’insediamento dell’attuale sindaco di Roscigno ma in qualcuno è ancora vivo il ricordo delle elezioni del 2012, quelle contraddistinte dalla vittoria per soli due voti di Armando Mazzei: due voti molto contestati, che comportarono un ricorso da parte di uno dei tre candidati alla carica di sindaco, Pino Palmieri, oggi sindaco.
Grazie a quel ricorso le elezioni furono considerate nulle e lo scorso anno si tornò alle urne: il Consiglio di Stato, infatti, accolse il ricorso di Palmier disponendo di procedere al ballottaggio tra i due candidati, nel maggio successivo. Questa volta Palmieri vinse le elezioni, senza problemi e senza polemiche, cominciando da subito ad amministrare il comune – noto per il borgo abbandonato di Roscigno Vecchia – con il senso pratico che ormai da un anno contraddistingue la sua azione amministrativa.
Ora, a distanza di molti mesi, quella vicenda torna ad accendere gli animi tra i roscignoli perché al sindaco e ad altre quattro persone è arrivato un avviso di conclusione delle indagini: sono accusati di oltraggio a pubblico ufficiale ai danni del presidente di seggio ai tempi delle elezioni del 2012.
Oggetto della questione le due famose schede contestate: per Palmieri, infatti, le due schede, al termine dello spoglio, andavano assegnate alla sua lista, determinando l’assoluta parità tra le due liste: 249 voti per ognuna. Ma così non fu e le due preferenze furono assegnate erroneamente all’altra lista. L’atteggiamento di Palmieri suscitò le ire del presidente di seggio, che, a distanza di due anni, lo ha denunciato per
oltraggio a pubblico ufficiale. E questo, nonostante il Consiglio di Stato ha poi stabilito che Palmieri aveva ragione! Intanto, all’avviso che gli è stato recapitato il sindaco ha risposto annunciando l’intenzione di adire le vie legali.
Ne ha prontamente riferito in consiglio comunale spiegando di non avere alcuna intenzione di farsi né intimorire né condizionare nella vita
amministrativa del suo paese. “Andiamo avanti lavorando per il bene di questo paese – afferma – ma sono pronto a difendermi da un’accusa infondata”.