Roma, i genitori del 15enne accoltellato: “Aggressori delusi da portafoglio vuoto”

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(Adnkronos) – "L'accaduto ci ha profondamente sconvolti", raccontano Claudia e Marco, i genitori del ragazzo di 15 anni accoltellato all’addome domenica sera in zona Trastevere, a Roma. "È avvenuto alle ore 20.00 in una zona frequentata di Roma, poteva succedere a chiunque", dice la coppia che ancora non si capacita di quanto sia avvenuto al minore, ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma e operato d’urgenza per una splenectomia.  Il ragazzo è stato sentito dagli investigatori della Squadra mobile di Roma, ai quali ha confermato di essere stato
aggredito da due uomini nordafricani che volevano rapinarlo. Questa versione era già stata riferita ai sanitari nei minuti concitati del trasporto in ospedale, dopo essere stato ferito domenica sera intorno alle 20.30 su Ponte Testaccio e aver raggiunto la zona della stazione di Trastevere, dove è poi stato soccorso. "È un grande tifoso della Roma – hanno raccontato i genitori – e quando la sua squadra gioca è solito andare con qualche suo amico in una pizzeria di zona che trasmette la partita. E così avrebbe dovuto fare quella domenica”. Il ragazzo "non conosceva i suoi aggressori e ha fornito tutti i dettagli di sua conoscenza alle forze di Polizia”, chiariscono i genitori, che ripercorrono la dinamica dell’incidente: "Quando gli è stato chiesto il portafogli, l'ha subito consegnato dicendo che non aveva nulla con sé. Delusi dal portafoglio vuoto gli aggressori lo hanno allora colpito con un pugno sulla testa e un fendente al fianco. Il tempestivo arrivo dei soccorsi e l’intervento d'urgenza hanno evitato l'inevitabile". Il giovane, arrivato al San Camillo in codice rosso domenica sera, è stato operato e ha subìto l'asportazione della milza. Le sue condizioni, già stabili ieri, sono migliorate ancora: questa mattina è riuscito a percorrere alcuni passi in autonomia in reparto e nonostante i dolori post chirurgici il decorso prosegue senza complicazioni.  "Ha sempre vissuto nel mondo dello sport agonistico e questa mentalità lo sta aiutando ad affrontare questo momento così duro, concentrato a tornare a una vita normale", spiegano Claudia e Marco. “Non ci aspettavamo una tale eco mediatica, siamo sconvolti per le tante notizie che stanno circolando. Ringraziamo tutti per la vicinanza e la solidarietà che ci stanno dimostrando – concludono i genitori – Ringraziamo l’ospedale San Camillo, tutto lo staff del reparto di Chirurgia generale e d’urgenza diretto dal professor Marini e in particolare l’equipe che lo ha operato, composta da dottor Nardi, dottoressa Mancuso e dottoressa Scorziello. Ci auguriamo che questi eventi non accadano più e che i responsabili di un'aggressione così violenta e immotivata vengano individuati presto”. Grazie alle informazioni riferite dal ragazzo (il dettaglio importante, già trapelato ieri, è che il giovane aveva già visto in zona i suoi aggressori), ai testimoni e alle immagini delle telecamere raccolte, gli investigatori stanno cercando di dare un nome e un volto ai due aggressori. Si indaga, sotto la direzione della procura di Roma, per le ipotesi di tentato omicidio e rapina.    —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)