Al Rodaviva domenica 16 i “quattro vecchietti un po’ pazzi” di Marco Marsullo.

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marsullo_libroUn nuovo imperdibile appuntamento letterario al “Rodaviva” di Cava de’ Tirreni (Sa). Una di quelle storie che, quando a scriverle è una penna d’autore, acquistano una rilevanza impressionante. Domenica 16 novembre, alle ore 18.30, Marco Marsullo presenterà al Bar Libreria metelliano il suo secondo romanzo, “L’audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle Miserabili Monache” (Einaudi Stile Libero). Con l’autore interverranno Luca Badiali, l’attrice-regista Brunella Caputo, che leggerà alcuni passi dell’opera, e Maria Silvestri, fondatrice del gruppo “Sei di Cava de’ Tirreni se…”.

Già autore del fortunato libro “Atletico Minaccia Football Club” (pubblicato ugualmente da Einaudi Stile Libero), tradotto in Olanda e vincitore della prima edizione del Premio letterario “Hermann Geiger” dedicato agli autori esordienti, Marsullo ha dato vita a questo nuovo lavoro editoriale di successo, giunto alla quarta ristampa ad appena quattro mesi dalla pubblicazione. «Se dovessi dire una bugia, direi che sono sorpreso – commenta l’autore – Se dovessi dire una mezza bugia: che sono sorpreso, ma me lo aspettavo. Se invece dovessi dire la verità, direi che l’ho sempre saputo. Ma che non puoi mai essere davvero sicuro che la tua fantasia è reale finché il resto del mondo non la guarda negli occhi».

Protagonisti del romanzo sono quattro vecchietti che vivono in una casa di riposo, i quali – approfittando di una gita a Roma organizzata dalle Miserabili Monache che gestiscono la casa di riposo Villa delle Betulle – decidono di organizzare un colpo a Rete Maria, la televisione locale che trasmette ogni sera un “terribile” rosario. «Lo so, non ve lo ricorderete mai al primo colpo, è troppo lungo. Ma a me fa felice così – racconta Marco Marsullo – È un titolo che rappresenta me, rappresenta il romanzo, rappresenta il mio editore, rappresenta la voglia e l’irriverenza dell’ascoltare ancora e sempre quell’ossessione per le storie che mi fa riprodurre me stesso dentro le vite dei miei personaggi. All’infinito. Spero solo che piaccia ad ancora tantissima gente che non mi conosce. Spero che le mie storie arrivino dove io, da solo, non arriverei mai. Perché il mondo esiste solo se c’è qualcuno che ce lo racconta».

“L’audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle Miserabili Monache” è la storia di quattro vecchi un po’ pazzi. La voce narrante è quella di Dino Agile, 74 anni e «la prostata grande quanto la Danimarca». Il classico vecchiaccio “incazzato” che ce l’ha con tutto e tutti, tranne che con i suoi tre compari, che con lui dividono il destino a Villa delle Betulle, casa di riposo in provincia di Roma. Guttalax: sorridente e bonaccione, sempre pronto ad assecondare il volere della maggioranza per affetto, più che per volontà propria. Rubirosa: dipendente dal Viagra, che assume più volte al giorno, «per tenerlo sempre pronto, come in una prova anti incendio», ossessionato da qualsiasi donna, purché over 60. Infine Brio: il braccio armato del gruppo, chiamato così per via del Parkinson che lo scuote tutto e, ciò nonostante, un cecchino con la sua inseparabile fionda ed i suoi piani dinamitardi al limite della realtà.

Un giorno: l’occasione della rivincita. Le “Miserabili Monache” dell’Ordine di Santa Lavinia d’Oriente comunicano ai residenti di Villa delle Betulle che è stata organizzata una visita di due giorni a Roma in occasione della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. È allora che Brio propone ad Agile ed agli altri di occupare la sede romana dell’emittente tv cattolica Rete Maria per rimuovere (e “far brillare”) Padre Anselmo da Procida dalla lettura del rosario delle 18, colpevole di pronunciare la preghiera con un’odiosa zeppola. Troppo, per uno come Brio. Agile asseconda il piano folle del suo compare per un motivo preciso: a Roma vive Flaminia, la donna che quando faceva lì il militare, a 19 anni, gli ha spezzato il cuore. E lui vuole ritrovarla. Osteggiati da Capitan Findus (il rivale storico di Agile) e dai suoi due scagnozzi Sciabola ed Uccello, partiranno così in un’avventura surreale e scorrettissima nella capitale, dove saranno coinvolti in battaglie feroci all’alba, tra i Fori Imperiali, furti, baratti al limite della legalità, feste della borghesia capitolina. L’ultimo guizzo di libertà prima del sipario.

«Ho provato a dare voci a quattro vecchietti che, probabilmente, nessuno avrebbe ascoltato – spiega l’autore – Ho messo nelle loro mani armi da guerra di bottoni, piani esplosivi, missioni in codice, forza e coraggio. Ho provato a dipingere l’universo degli anziani come quello dei bambini, con le proprie regole e i propri dolori. Ma soprattutto: le proprie gioie, quelle incontenibili di questo romanzo, della loro rivincita».

Nato a Napoli nel 1985, Marco Marsullo ha pubblicato nel 2009 un’antologia di racconti, “Ho Magalli in testa ma non riesco a dirlo”, per la Noubs Edizioni. Ha esordito per Einaudi Stile Libero nel 2013 con “Atletico Minaccia Football Club”. Nel 2014, sempre per Einaudi Stile Libero, è uscito “L’audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle Miserabili Monache”. Nell’ottobre del 2014 è uscito, scritto insieme a Paolo Piccirillo, “Dio si è fermato a Buenos Aires” (Laterza – Contromano). Firma anche una seguita rubrica su “La Gazzetta dello Sport”.