“Oggi possiamo ribadire che è stata messa in piedi una vera e propria trappola in mio danno e a mia insaputa: non lo dico io, ma la richiesta della Procura di Napoli di febbraio 2019 accolta dal gip nel luglio scorso”.
Così Roberto De Luca, secondogenito del governatore della Campania, Vincenzo, annuncia sul suo profilo Facebook la sua estraneità rispetto all’inchiesta giudiziaria che lo vedeva coinvolto. De Luca jr., all’epoca assessore al Bilancio del Comune di Salerno, era indagato per corruzione dalla Procura di Napoli in seguito a un’inchiesta giornalistica di Fanpage sul business dei rifiuti.
“È stata accertata la mia totale estraneità alla macchinazione organizzata da persone che, senza che io sapessi nulla, hanno ordito una trama gravemente dannosa per la mia immagine – dice – Complesse indagini hanno consentito di accertare che tutta la vicenda è avvenuta nella mia completa inconsapevolezza”. (ANSA)