Una rivoluzione sentimentale, Viola Ardone presenta il suo libro venerdì 10 alla Mondadori Bookstore.

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Ha il nome di una antesignana del femminismo scandalosa e fragile, Zelda, la protagonista di “Una rivoluzione sentimentale”, il secondo romanzo di Viola Ardone (Salani, pp. 264, euro 14.90) che si presenta venerdì 10 marzo alle 18.30 alla Mondadori Bookstore di Salerno, Corso Vittorio Emanuele. A raccontarne la storia, caratterizzata da un forte senso dell’ironia, sarà l’autrice insieme alla speaker radiofonica Milva Carrozza e alla giornalista Fabiana Amato. Introduce Giuseppe Avigliano.

Uscito a fine ottobre 2016 e subito segnalato da panorama.it tra i migliori romanzi dell’anno, “Una rivoluzione sentimentale” è nella definizione della scrittrice Valeria Parrella «Una storia profondamente femmina, di false partenze, di conquistati traguardi». Ma quale significato assumono le parole femmina, femminile, sentimentale e rivoluzione? Una domanda attuale e ancor più urgente nei giorni a ridosso dell’8 marzo, mentre si rinnovano le riflessioni sul ruolo della donna nei diversi ambiti sociali, sulle disuguaglianze tra sessi e sulle violenze di genere.

È possibile sovvertire gli schemi e creare nuovi modelli di convivenza compiendo una rivoluzione che è insieme sentimentale, umana e politica? Qualche risposta arriva dal romanzo di Viola Ardone, che pure lascia aperte e possibili altre domande, con la rivoluzione che vivranno Zelda Desiderato, novella insegnante di ruolo proveniente dall’ambiente accademico e profondamente snob, e i suoi allievi del liceo di Scogliano, nella Terra dei fuochi.  Il centro e la periferia, due mondi distanti e opposti che si incontrano, costretti a guardarsi negli occhi e contaminarsi a vicenda.  Zelda, chiusa in uno spazio bianco e impermeabile ai sentimenti, bianco come la cocaina con cui si avvelena per paura di affrontare la vita, e i vari Giampuzzo Antimo, Giovine Angelo, Smarrazzo Santa, prigionieri di una terra permeabile e avvelenata, grigia e nera, in cui dovranno imparare a lottare insieme per ripulire il futuro dalle scorie del presente.

Dall’incontro e scontro tra i due mondi, scaturirà una scintilla che diventerà un incendio: non un rogo tossico, ma un incendiario moto rivoluzionario che cambierà per sempre la vita di ognuno di loro o, almeno, la loro prospettiva. Scendere nella piazza delle emozioni, sporcarsi le mani e la vita cercando un cambiamento, è una rivoluzione, una delle possibili. Lo anticipa in esergo al romanzo la citazione dalla “Signora Kirchgessner” di Luigi Pintor: «Di tutte le rivoluzioni o riforme, plebee o aristocratiche, proletarie o borghesi, culturali o morali, nessuna è mai stata progettata come sentimentale. Forse perché i sentimenti, intesi come rapporti tra le persone […] sono reputati di genere femminile».

 

Viola Ardone è nata a Napoli nel 1974. Dopo la laurea in Lettere, ha lavorato per diversi anni nel campo dell’editoria ed è autrice di varie pubblicazioni. Attualmente insegna italiano e latino nei licei. Per Salani ha pubblicato “La ricetta del cuore in subbuglio”. Partecipa a diversi progetti antologici, tra cui quello di prossima uscita, con i detenuti del carcere di Nisida.