E’ la prima volta, nei quasi 100 anni di storia, che la rivista San Francesco propone una copertina in bianco e nero. Un segno di lutto per le tante e troppe vittime per terrorismo e per fede. Il mensile francescano edito dai frati del Sacro Convento di Assisi dedica uno speciale di dieci pagine sui 401, tra missionari e operatori pastorali, uccisi nel mondo dal 2000 ad oggi.
“Essere missionari è una vocazione speciale che spinge a mettersi al servizio del Vangelo, delle periferie e dello scarto dell’umanità” così il direttore dell’Agenzia Fides, padre Vito Del Prete nell’intervista rilasciata al periodico San Francesco. “I cristiani sono perseguitati e uccisi per tre motivi: fede, promozione umana e dialogo interreligioso”. Padre Vito durante il colloquio fa anche riferimento alla scomparsa di padre Dall’Oglio del quale pur essendo “in continuo contatto con le Chiese locali del posto non si hanno notizie certe”.
Il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, sottolinea in una sua riflessione sul terrorismo come a “ciò che sta accadendo non possiamo rispondere con il silenzio. È in atto la ‘terza guerra mondiale’ e l’Europa, non può più rimanere alla finestra a guardare quello che accade in altri paesi apparentemente lontani. Non può nemmeno limitarsi ad aggiornare programmi e convenzioni per l’accoglienza dei profughi”.
La rivista si apre con l’editoriale del direttore, Padre Enzo Fortunato, dal titolo “Per vivere da risorti comunicare la vita”, nel quale sottolinea come ‘ogni incontro debba concludersi con un abbi cura di splendere’.