Una nuova dignità professionale per gli operatori ed un ulteriore impulso alle azioni sociali del Piano di Zona.
E’ il risultato dell’espletamento del concorso con cui l’organismo sociale Piano di Zona S3, Eboli capofila, si è dotato delle figure necessarie per garantire attività ed interventi e contemporaneamente eliminare, seppure a tempo determinato, la mortificazione della precarietà lavorativa nella quale per troppi anni i professionisti quotidianamente impegnati sono stati costretti. Uno sforzo enorme per il Comune di Eboli, che ha preso sulle proprie spalle il costo per la stabilizzazione a termine degli operatori, garantendo all’intero territorio di ambito un’azione concreta e continua.
«Abbiamo dato dignità al lavoro e messo in campo azioni concrete – ha detto il sindaco di Eboli, Massimo Carello, presidente del coordinamento dei sindaci dell’ambito -. Un obiettivo che abbiamo voluto fortemente, realizzato grazie all’impegno della macchina amministrativa del Piano di Zona, che ha lavorato per l’intero periodo natalizio. La nuova organizzazione ci darà anche la possibilità di programmare la nuova veste del Piano di Zona, che deve guardare alla forma consortile come indicato dalla Regione». Dello stesso avviso l’assessore alle politiche sociali di Eboli, Lazzaro Lenza: «Ci poniamo sfide importanti, anche per questo abbiamo voluto figure ormai necessarie, come quelle dello psicologo e dell’informatico. In questo modo anche la progettazione di ambito ne trarrà vantaggi, sarà più completa». Il tema della progettazione riporta direttamente alla direzione dell’Ufficio di Piano, affidata al sociologo Giovanni Russo: «Impegno e capacità ci hanno consentito di raggiungere uno straordinario risultato, garantendo la copertura di tutte le figure professionali all’ufficio. Oggi abbiamo una macchina con nuove prospettive che ci consentirà interventi puntuali e progettazioni ambiziose». Alla presentazione del nuovo organico erano presenti anche altri amministratori del territorio, che hanno sottolineato la necessità di andare ad una diversa forma giuridica del Piano di Zona attraverso un consorzio che guardi ad un’azienda speciale. «Il 2017 è stato un anno difficile – ha ricordato l’assessore alle politiche sociali del Comune di Altavilla Silentina, Giovanna Di Matteo -, gli stessi Comuni hanno avuto tante necessità e sempre più si avverte l’esigenza di cambiare la forma associativa». Un plauso anche dal sindaco di Contursi Terme, Alfonso Forlenza: «E’ un ottimo risultato, chi amministra i Comuni sa quanto siano importanti le figure de Piano di Zona».