“Gambino – aggiunge il Vice Ministro – fu la punta dell’iceberg di una serie di inchieste intentate contro di me e il mio partito (allora il Pdl) tutte finite nel nulla, mentre De Luca era sindaco di Salerno e si preparava a conquistare la regione. Cosa che avvenne proprio grazie ai voti di Salerno, dove le inchieste giudiziarie dirette da Roberti disarticolarono il centrodestra alla guida della Provincia”.
“La storia – chiarisce Cirielli – dice che Roberti diventò prima assessore regionale della giunta De Luca e poi eurodeputato con i suoi voti, non disdegnando quelli delle “fritture di pesce”. L’allora presidente della Corte d’Appello di Salerno, Tringali, che condannò Gambino per concussione – condanna annullata in cassazione e cancellata dalla Corte d’Appello di Napoli – è ora assessore comunale nel deluchiano Comune di Salerno”.
“Servirà una commissione parlamentare d’inchiesta per verificare se dietro tutte queste coincidenze ci fu una strategia e illeciti magari compiuti grazie a forze di polizia deviate. Rimane il fatto umano e politico. Per questo Roberti, De Luca e il Pd dovrebbero iniziare a chiedere scusa ad Alberico Gambino”, conclude il Vice Ministro Cirielli.
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