La recente ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per l’anno 2018 registra un altro risultato positivo per l’Università di Salerno. Si tratta dell’incremento dei trasferimenti per i corsi di dottorato e gli assegni post-laurea destinati all’Ateneo. Per il 2018 l’Università di Salerno ha registrato, infatti, un aumento dell’assegnazione di Fondo FFO-Dottorato del 18.1% rispetto al 2017, che sarebbe stato di oltre il 32% se il sistema non avesse posto una clausola di salvaguardia al limite massimo di incremento. Nella graduatoria nazionale Unisa si posiziona al 7° posto tra gli atenei che hanno registrato il maggiore incremento percentuale di finanziamento e al 3° posto tra i grandi atenei.
Nella distribuzione delle risorse gli indicatori presi in considerazione dal MIUR hanno valutato: la qualità della ricerca svolta dai membri del collegio (che è il parametro che ha pesato maggiormente sulla stima); il grado di internazionalizzazione del dottorato; il grado di collaborazione con il sistema delle imprese e le relative ricadute sul sistema socioeconomico; il grado di attrattività del dottorato ed, infine, la dotazione di servizi e risorse disponibili.
“Come Università che fa della qualità il suo valore identitario siamo lieti di accogliere questo nuovo ottimo risultato, determinato dalla scelta sempre perseguita di investire sulla valorizzazione del merito e sulla qualità della produzione scientifica del personale docente e ricercatore del nostro Ateneo” – commenta il rettore Aurelio Tommasetti.
“Questi ultimi positivi risultati raccolti sul versante dei finanziamenti alla ricerca sono frutto sicuramente del lavoro di coordinamento del percorso di Dottorato per l’a.a. 2018/2019 (Ciclo XXXIV) che ha portato ad un significativo miglioramento dei parametri utilizzati per la ripartizione FFO 2018. Le azioni più significative condotte in tal senso sono state mirate alla rigorosa selezione dei membri del collegio, un’attenzione costante alla qualità della ricerca, all’incremento del numero di borse destinate a dottorati innovativi internazionali e del numero di borse destinate a dottorati innovativi interdisciplinari con particolare enfasi sui Dottorati Innovativi a Caratterizzazione Industriale finanziati dai bandi PON e POR, sui quali pure abbiamo raccolto significative premialità. Chiudere l’anno con questo nuovo traguardo è un regalo meritato per l’Ateneo, la sua attività di ricerca e per tutti i docenti, ricercatori e dottorandi che lavorano con impegno ed efficacia” – conclude il rettore.