Cari ragazzi, oggi si torna a scuola. Non avremmo voluto chiudere mai la scuola per un evento così devastante come la diffusione di un Virus sconosciuto. Ecco è proprio qui l’enigma nel termine “sconosciuto”, quindi “non conosciuto”.
Solo la conoscenze e l’informazione corretta e non del ” sentito dire” ma della Scienza quella con la “S” maiuscola può vincere la paura e l’angoscia di questi giorni. Il prof. Galimberti ha analizzato il problema della paura di questo subdolo Coronavirus da studioso di filosofia, sociologia e psicologia, dimostrando che la “paura” è utile all’uomo, necessaria ad evitare il pericolo da tempi antichi ma se ha l’oggetto definito.
Ora siamo difronte a qualcosa di invisibile, indefinito , intoccabile, sconosciuto , che per questo ci angoscia.
Un metodo c’è per vincere questa battaglia psicologica e fisica: cercare insieme di assumere “comportamenti” corretti, univoci e meno ansiogeni possibile. Vi abbiamo informato con un VADEMECUM molto chiaro e semplice sia sul sito, sia sul profilo facebook della scuola, vi abbiamo inviato messaggi e informazioni in tempo reale grazie alla tecnologia e a si social, ai media. Ma non basta , ora occorre un esercizio collettivo di responsabilità e di civiltà. Tornate a scuola con la gioia e il piacere della conoscenza, tornate a scuola con le giuste precauzioni che i Ministeri della Salute e dell’istruzione ci hanno indicato. Tornate a scuola però solo se non siete stati voi e i vostri familiari, nelle zone segnalate “rosse” cioè a rischio, per eccessivi contagi . Se siete influenzati, se avete sintomi di difficoltà respiratorie, malattie particolari che hanno diminuito le vostre difese immunitarie, restate a riposo e noi ci collegheremo con voi anche utilizzando la tecnologia e la didattica a distanza per far sì che non vi sentiate esclusi ma in classe con noi, ma soprattutto che non vi sentiate SOLI. Non abbiate paura eccessiva ma neanche un atteggiamento superficiale, la prudenza è necessaria ma solo se collettiva e solidale.
Le difficoltà esistono perchè noi tutti possiamo dimostrare a noi stessi di essere in grado di superarle. BENTORNATI ragazzi! Mi siete mancati. Senza di voi la scuola non ha senso e domani è un altro giorno, con l’augurio che sia davvero un BUONGIORNO!
La vostra prof. Ricci