“Valorizzare le donne nelle imprese, essere sensibili ed attenti al loro rapporto con il tempo, con i mille impegni, considerarle protagoniste della vita economica ma anche sociale è già nella nostra mission, dal momento che abbiamo già istituito una Commissione di Dirigenti Cooperatrici. Ma poter condividere il nostro background con altri enti e metterlo a disposizione della politica, che sempre più deve cercare e creare sinergie con le parti sociali, è per noi un obiettivo imprescindibile. Una tappa per una crescita collettiva, per l’implementazione di una cultura di genere e che tenga conto dell’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro di ogni donna”.
Così Maria Patrizia Stasi, presidente di Confcooperative Campania, sull’insediamento della Consulta Regionale Femminile di cui l’Associazione di rappresentanza, assistenza, tutela e revisione del movimento cooperativo fa parte.
La cerimonia di insediamento si è svolta presso la Sala Schermo al primo piano della sede del Consiglio regionale. A rappresentare attivamente Confcooperative all’interno della Consulta è il direttore regionale Maria Rosaria Soldi, nominata nell’organo con decreto regionale, che così ne commenta l’insediamento:
“Certamente i nostri ringraziamenti vanno a chi si è impegnato per avviare questo importante percorso, che va nella direzione degli obiettivi e delle priorità che come Confcooperative condividiamo da tempo, tra cui l’attenzione alle donne e ai giovani. Pregevole la proposta dell’assessore D’Angelo di avviare dei focus tematici, per la cui attivazione, credo, sarà prima importante comprendere e aggregare le peculiarità e le conoscenze di ciascuno. Il patrimonio di esperienze virtuose e delle progettualità già attivate da parte di tutte le associazioni coinvolte dovranno essere la vera forza da cui partire e su cui costruire poi nuovi percorsi, nuovi progetti, nuove opportunità.
Riferimenti normativi
La Consulta è un organo costituito con la legge regionale n 14 del 1977. È composta dal Presidente del Consiglio (o una sua delegata), dal Presidente della Giunta (o una sua delegata), da una rappresentante per ciascuna delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori autonomi più rappresentative; dalle rappresentanti delle organizzazioni femminili dei partiti che concorrono a determinare la politica nazionale; da una rappresentante per ogni associazione o movimento femminile impegnati nella soluzione dei problemi inerenti alla condizione della donna; dalle presidenti o dalle coordinatrici del CPO degli Ordini professionali della Campania.