Dopo oltre un anno di stop forzato, a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, la redazione di “Diversamente Liberi”, che ha sede all’interno delle mura dell’I.C.A.T.T. di Eboli, riparte in presenza.
Da sabato 12 giugno, i redattori esterni del mensile di informazione sociale edito da “Mi girano le ruote” e diretto da Vitina Maioriello, hanno nuovamente varcato la soglia del carcere eburino. Non accadeva dall’inizio di marzo dello scorso anno. Una grande emozione per i componenti esterni che finalmente hanno potuto incontrare dal vivo i redattori “diversamente liberi” dell’istituto a custodia attenuata per il trattamento delle tossicodipendenze. I ragazzi della redazione, nonostante il lockdown e le circostanze inaspettate e difficili dell’ultimo anno, hanno proseguito l’attività giornalistica a distanza, scrivendo gli articoli e lavorando in smart-working grazie anche ad un collegamento settimanale via Skype con il Direttore Maioriello. Con costanza ed impegno la rivista è stata pubblicata regolarmente.
Sessanta i numeri già usciti ad oggi e disponibili gratuitamente sull’edicola digitale del sito www.migiranoleruote.it. Un’emozione intensa quella provata dalla redazione che torna a riunirsi il sabato pomeriggio nell’aula pedagogica della struttura, che si riappropria dei suoi spazi fisici ed umani, dei suoi momenti di discussione sui temi da trattare e sui modi e i tempi per farlo. Un giornale che non si limita ad essere una raccolta di testi ma un progetto editoriale che acquisisce sempre più una sua identità – dichiara il Direttore Vitina Maioriello. Un periodico giunto al suo sesto anno di pubblicazione e nel tempo sta cambiando pelle rompendo l’isolamento tra “interno” ed “esterno” per promuovere e favorire il dialogo fra detenuti e la società libera contaminando le idee “di fuori” e quelle “di dentro”.
“Diversamente liberi” dallo scorso mese propone una bellissima novità – continua Maioriello – è diventato anche audio rivista, un giornale da ascoltare. Gli articoli dei ragazzi vengono caricati in podcast sulla piattaforma di Spotify e sono letti e registrati ad alta voce da loro, ogni autore legge il proprio articolo. Le pagine di “Diversamente liberi” vogliono fornire una libertà di ascolto senza limiti, una comunicazione sociale efficace, fruibile a tutti e di grande impatto emotivo. Ascoltare la voce dei redattori dell’I.C.A.T.T. che leggono i propri articoli suscita emozioni uniche, fa riscoprire la naturalezza del testo. Sono voci che raccontano in maniera inedita storie, notizie, idee su fatti analizzati da una diversa prospettiva e che vogliono essere un richiamo per la società esterna entrando nel cuore di chi ascolta, donando una parte di sé.