Arte e cultura si fondono e generano possibilità a Ravello Lab, il forum europeo promosso da Federculture, dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e dalla Fondazione Scuola Beni e Attività Culturali. E Ravello Lab declina la parola, che naturalmente si trasforma in cultura capace di produrre un patrimonio inestimabile di conoscenza e sapere.
All’interno del più ampio contenitore di Ravello Lab, il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali ha ritagliato, da alcuni anni, la propria iniziativa Premio Nazionale Patrimoni Viventi.
La cerimonia di consegna per l’edizione 2023 ha avuto luogo giovedì pomeriggio nella cornice ideale dell’Auditorium Oscar Niemeyer in Ravello.
Tre le sezioni per rispettivi premi in ceramica artistica, opera di Nerella Apicella. Opere meravigliose e esclusive, curate nei minimi particolari dall’autrice e alimentate dalla sua passione e dalla sua sensibilità creativa nel dare forma alle parole.
Patrimonio Vivente 2023 è Monica Hannasch, l’artista che ha fatto del batik una perfetta visione di meraviglia: la sua casa-museo, tra le colline di Scario, domina il Golfo di Policastro, estremo lembo della provincia di Salerno. Berlinese di nascita, dopo un lungo percorso artistico anche oltreoceano giunse a Scario, ma poi non se ne staccò più, vi elesse domicilio sprigionando la sua vis creativa tra i profumi, i colori, i paesaggi culturali da cui tutt’oggi trae ispirazione per i pregiati batik, seguendo sempre l’insegnamento del suo maestro Dölker. Il periodo tedesco della Ceramica vietrese trovò in entrambi, e in pochi altri artisti di quel tempo fortunato, le massime espressioni. A Scario i termini sono capovolti: è Monica a dare ‘genius’ al luogo a cui è ormai legata da un forte sentimento di appartenenza, una seconda cifra identitaria, come affascinante epigona del Grand Tour, Patrimonio vivente appunto.
Per la categoria Privati, il riconoscimento è stato assegnato alla Fondazione Nuto Revelli Onlus di Cuneo: la Comunità locale, protagonista, incarna lo spirito e la lettera della Convenzione di Faro (P. 2005), ma con un profilo peculiare costituito dalla centralità della componente femminile. Nel Progetto WECHO l’eco delle Donne di Montagna le donne sono artefici del progetto e destinatarie delle azioni programmate e va a propagarsi nelle differenti valenze in cui l’iniziativa si è articolata. Animare i luoghi a partire dai piccoli borghi come Paraloup di Rittana (CN), valorizzare la risorsa della ruralità, attingere ai saperi della civiltà contadina, declinare concretamente il senso e la sostanza della Comunità quale centro delle relazioni umane, elemento costitutivo del Territorio. Un particolare interessante è espresso dalla transnazionalità della compagine: ben 151 le donne coinvolte, in maggioranza di nazionalità italiana, ma le altre provenienti da Armenia, Austria, Francia, Germania, India, Olanda, Perù, Spagna, Svezia, Svizzera, Slovacchia. Una multiculturalità di approccio che non può che imporsi come valore aggiunto e trasversale.
Per la sezione Enti Pubblici, infine, premiato il Comune di Lallio nella figura del sindaco Sara Peruzzini, di origini salernitane, per il progetto Tour di Lallio – Un Paese in scena: l’iniziativa ha puntato, fin dalla sua ideazione, al pieno coinvolgimento di tutti gli attori locali. Dal Comune, alla scuola, passando per la parrocchia, la biblioteca e le differenti realtà associative: nella fase attuativa è stata sostenuta e accompagnata dai cittadini, diventando strumento di coesione sociale. Proprio la contitolarità ente locale/comunità nelle differenti rispettive articolazioni rappresenta il valore aggiunto di una progettualità intelligente e genuina, senza sovrastrutture, mirata allo sviluppo compatibile con le vocazioni del territorio e perciò sostenibile, che ai Cittadini attribuisce protagonismo nella Cultura, incarnando appieno lo spirito e la lettera della Convenzione di Faro (P. 2005). Il progetto ha saputo coniugare l’obiettivo della fruizione del contesto storico-artistico con l’animazione e la drammatizzazione teatrale incentrate su fatti storici e aneddoti legati a quel luogo. Palcoscenico il piccolo centro urbano, interpreti i Cittadini. A fronte dell’esiguità dei costi si è prodotto un effetto moltiplicatore incalcolabile dal punto di vista dei risultati, esempio virtuoso di oculata amministrazione.
Sabato 21 ottobre, la seduta plenaria si aprirà con gli interventi dei due coordinatori Fabio Pollice e Pierpaolo Forte per le prime anticipazioni dei contenuti emersi dai rispettivi laboratori tematici della giornata odierna che hanno visto l’alternarsi di interventi qualificati e illustri su formazione per il lavoro nella cultura e relazioni internazionali, che nei mesi successivi saranno elaborate in forma di “Raccomandazioni” di Ravello Lab. Subito dopo la tavola rotonda che vedrà gli interventi di vari rappresentanti istituzionali, le conclusioni saranno affidate a Roberto Marti, Presidente Commissione Cultura Senato della Repubblica.