Ravello Lab 2024 Nuove frontiere della cultura: l’Intelligenza Artificiale

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L’intelligenza artificiale: da Ravello Lab una proposta di approfondimento che pone in discussione uno dei temi più attuali e interessanti. Partire dalla rivoluzione attuata dalle digital humanities sul settore dei beni culturali per delineare limiti, ostacoli e opportunità di uno dei risultati che potremmo definire tra i più sorprendenti dello sviluppo tecnologico; impiegare le tecniche di intelligenza artificiale per il patrimonio culturale materiale e immateriale per concorrere alla tutela e alla valorizzazione. Sono spunti di forte interesse intorno ai quali si avverte sempre più la necessità di una riflessione e soprattutto di analisi per fornire risposte efficaci e strutturate.

Si concludono oggi, sabato 26 ottobre 2024 i lavori della 19esima edizione di Ravello Lab – Colloqui Internazionali a cura di Federculture, del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali.

Come ha spiegato Alfonso Andria, Presidente del Centro Europeo e del Comitato Ravello Lab, “grande è il compito dei decisori locali e cioè degli Enti pubblici, del mondo associativo della cultura e degli Istituti culturali che possono e devono avvertire il dovere di guidare il processo di innovazione promuovendo un uso positivo dell’AI che purtroppo spesso viene utilizzata per ben altro”.

Infatti è prassi consolidata che, dopo un’adeguata elaborazione, i contenuti e gli spunti emersi dai panel tematici vengano declinati sottoforma di Raccomandazioni oggetto di una pubblica presentazione nella successiva primavera.

“Le nuove sfide della tecnologia obbligano a elaborazioni come quelle prodotte in questi giorni – ha continuato Andria – aggiungendo che “la radice fondativa di Ravello Lab è da sempre la stretta relazione tra cultura e sviluppo”.

La sessione di apertura, giovedì 24 ottobre, è stata molto densa: dopo i saluti istituzionali del sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier e del Maestro Alessio Vlad Presidente della Fondazione Ravello, gli interventi di Alfonso Andria, Presidente del Centro Europeo e del Comitato Ravello Lab, del Presidente di Federculture Andrea Cancellato e del Coordinatore Generale della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali Marcello Minuti. Particolarmente significativi gli approfondimenti tecnici sull’utilizzo dei droni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale con Jiang Wenyan, Presidente PandA Foundation e il progetto PNRR Changes con Ilaria Manzini, Direttrice Scientifica Fondazione CHANGES. Illuminante la ‘lectio’ del professore Mario De Caro, Ordinario Filosofia Morale Università Roma Tre e Visiting Professor a Tufts University negli USA che ha magistralmente introdotto il tema annuale.

“Il fenomeno dell’intelligenza artificiale tra le sue innumerevoli applicazioni ne ha di importantissime nel settore della cultura. Bisogna necessariamente sottolineare sia le grandi opportunità, ma anche i rischi che porta con sé. Dobbiamo essere in grado di dominarla per godere dei privilegi che offre senza correre i rischi che invece può comportare. Ecco perché studiarla, e quindi comprenderla, è centrale – ha spiegato Mario De CaroDa Ravello Lab abbiamo articolato su tre panel alcuni degli aspetti più importanti: come si può utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare la cultura, approfondire la conoscenza, aggiornare la cultura e renderla a passo con i tempi? Era necessario un momento di confronto come questo, per soffermarci anche sulla sostenibilità e sull’impatto che strumenti come Chat Gpt hanno sull’ambiente: ogni interazione e scambio costa mezzo litro d’acqua, dati notevoli che non possono essere sottovalutati. Naturalmente, l’attenzione sarà puntata sul cambiamento che l’era digitale sta apportando sul lavoro culturale e sull’urgenza di rendere questa rivoluzione un alleato sincero e strutturato”.

Ampio spazio poi ad Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025, con il sindaco Francesco Miccichè che ha portato la sua testimonianza e quella di una Città che è pronta a offrire un’esperienza culturale completa: “Non si tratta solo di bellezza e storia, ma di far sì che Agrigento diventi un esempio di inclusione, accoglienza e innovazione. Passare da un turismo di visita veloce a uno più immersivo e prolungato, grazie a iniziative che coinvolgono la comunità locale e internazionali. La cultura deve e può diventare il motore di un’economia sostenibile, vogliamo essere un esempio di rinascita culturale ed economica: la vera sfida è far sì che i visitatori restino più a lungo e scoprano la vera anima di Agrigento, dalle sue antiche rovine, ai suoi musei e alle sue storie che vivono in ogni angolo della città.”

Tre giorni di tavoli di lavoro per contribuire quindi con proposte concrete a definire una nuova prospettiva per l’interpretazione, la gestione, la protezione e la conservazione dei beni culturali. Perché, come ha sottolineato il Presidente di Federculture, Andrea Cancellato, “si pone oggi il tema della riduzione delle risorse pubbliche, che va affrontato con approcci riformisti e di buon senso, attraverso strumenti come l’Art Bonus che moltiplica gli investimenti culturali”.

Accanto a lui, Marcello Minuti, Coordinatore Generale Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali che ha sottolineato l’importanza di “colmare il gap delle competenze digitali nel settore culturale”. Con il progetto Dicolab. Cultura al digitale, finanziato dal PNRR, “stiamo lavorando intensamente per affrontare le sfide dell’innvoazione nel contesto lavorativo e professionale perché non basta più avere accesso all’informazione, è fondamentale saper integrare queste conoscenze in modo efficace, quello che definiamo digital mindset”.

Di significativa importanza, come di consueto, la cerimonia di conferimento del Premio Nazionale Patrimoni Viventi per la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale 2024. Per la Categoria Enti Pubblici, il Comune di Rocca Santo Stefano (RM) con il progetto “I bottai di Rocca Santo Stefano: un patrimonio culturale da riscoprire e valorizzare”, che coinvolge la comunità locale nella riscoperta dell’antico mestiere del bottaio, valorizzando l’identità del territorio e favorendo il dialogo intergenerazionale. Per la sezione Associazioni Private: “Kino Guarimba – The Ukrainian Edition” de La Guarimba International Film Festival, Amantea (CS), premiato per l’uso del cinema come strumento educativo e di inclusione, promuovendo scambi culturali attraverso una partecipazione internazionale e il coinvolgimento attivo della comunità locale. Premio “Patrimonio Vivente 2024” a Mounir Bouchenaki, stimato archeologo di fama internazionale, per il suo instancabile impegno nella conservazione e promozione del patrimonio mondiale.