Il Ravello Festival lo ha atteso fino ad oggi ma ne è valsa la pena. Quella di Sergei Polunin e dei suoi ballerini è stata una performance impeccabile che ha dovuto fare i conti con condizioni ambientali complesse: un’umidità da record ha imposto, nell’intervallo dello spettacolo, un’asciugatura supplementare al palco del Belvedere di Villa Rufolo.
Nella prima parte ad affiancare la stella ucraina sono stati un Johan Kobborg in grande forma, Julia Baro Claveria, Marian Furnica, Laurine Muccioli, Nikolas Gaifullin, Liam Morris, Killian Smith e Samuel Zaldivar che hanno portato in scena Fraudoulent Smile, coreografia firmata da Ross Freddie Ray su musiche del trio polacco klezmer Kroke.
35 minuti di danza che hanno fatto rivivere l’atmosfera dei Ballets Russes di Diaghilev attraverso la figura leggendaria di Nijinsky, come il titolo Sacré suggeriva.
Il secondo atto è stato interamente danzato da Polunin sulla Sagra della primavera di Stravinsky, assolo questo firmato dalla danzatrice giapponese Yuka Oishi.
In questa seconda parte tutto il talento e la tecnica di Polunin è stata messa a dura prova ma il bad boy della danza ne è uscito vincitore.
Prossimo appuntamento del Ravello Festival, il concerto di domenica 14 luglio che vedrà nella Città della Musica l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta da Jean Efflam Bavouzet. (foto di Pino Izzo).