Stamane in Regione Campania è stata presentata la 70esima edizione del Ravello Festival alla presenza del Governatore Vincenzo De Luca, del Sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, del Presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, del Presidente della Fondazione Ravello, Dino Falconio e del direttore artistico Alessio Vlad.
Anno da festeggiare questo 2022 anche per la Fondazione che organizza il Festival, sono infatti 20 gli anni di attività. Ad introdurre la presentazione il Presidente Falconio che ha sottolineato il grande lavoro svolto per mettere su un cartellone di livello internazionale. “Grazie all’impegno della Regione Campania, – ha sottolineato – i più grandi direttori d’orchestra quest’anno passeranno da Ravello e questo non è un caso perché una tradizione che affonda le sue radici a settant’anni fa è qualcosa che non facilmente si può reperire nel panorama culturale nazionale ed internazionale”. Ai saluti del Presidente della Provincia e del Sindaco di Ravello che hanno ribadito il sostegno delle istituzioni alla Fondazione e al Festival che accompagnerà la forte ripresa turistica “La Fondazione ha lavorato sin dal primo minuto per rafforzare l’immagine di Ravello e ci è riuscita con iniziative di alto livello nel rispetto della tradizione ravellese di respiro internazionale. – ha detto il primo cittadino – Ravello è un paese che vive di turismo e la ripresa ci porterà a riflettere per garantire una programmazione di più ampio respiro.”
Il programma della 70esima edizione del Ravello Festival, che verrà inaugurato l’8 luglio con il concerto dell’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli diretta da Juraj Valčuha con lo stesso programma del primo concerto wagneriano del 1953, è stato poi snocciolato dal Maestro Alessio Vlad “Ho sempre voluto considerare la visita di Wagner a Ravello come lo spunto per rappresentare l’incontro tra culture e mondi lontani che, in nome di un’attrazione estetica, hanno voluto individuare e poi condividere radici comuni. Ravello è entrata in una rete internazionale di grandi appuntamenti dove gli i più grandi interpreti vogliono esibirsi.
In questi ultimi anni – ha continuato – l’Europa non ha mai attraversato un periodo drammaticamente tragico come quello che stiamo vivendo e, mettendo da parte ogni settarismo e qualunque faziosità, la musica, che pone al centro della sua realizzazione la necessità dell’ascolto reciproco, diventa, non solo simbolicamente, il mezzo ideale perché ci si incontri, liberamente e senza pregiudizi”.
In chiusura l’intervento del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ha tenuto a sottolineare il suo amore per la Città della Musica e l’apprezzamento per la qualità dell’offerta artistica “è un programma davvero splendido quello che abbiamo presentato. Voglio sottolineare anche io l’unicità del Festival di Ravello. Il suo valore è determinato dalla sua unicità nel panorama nazionale. In questi anni è stato utile non perdere questa connotazione. Settant’anni di storia sono davvero un periodo importante che testimonia la vitalità di questo evento e la sua necessità. Devo dire che io sono tra gli sponsor principali di Ravello: non c’è occasione pubblica nella quale non dica che Ravello è il posto più bello del mondo”. Ha chiosato.