E’ un vero boom quello registrato dal rating di legalità assegnato alle imprese virtuose in base ai parametri fissati dalla Legge sulla Concorrenza 2012 e dal Regolamento AgCom 2013: le richieste sono cresciute in un anno del 243%. Ancora più significativi i numeri sull’attribuzione del rating da parte dell’Antitrusti (+450%). Sono 1083 i rating attribuiti nel 2015 (183 nel 2014), mentre i pareri negativi sono stati 66 (contro i 6 del 2014). Circa una settantina le imprese che hanno ottenuto il punteggio massimo, ovvero le tre stellette.
Qualità e credito
In definitiva, si registra un picco di richieste ed una conseguente maggior attività di verifica da parte dell’Authority, che si riflette anche sulla qualità dei giudizi.
Sottolineiamo che il rating di legalità è uno strumento premiale che ha anche effetti pratici sulle imprese, sia in termini di concessione di finanziamentipubblici sia per l’accesso al credito bancario.
Il possesso del rating, infatti, è una garanzia di cui la banca deve tenere conto nell’istruttoria che precedere la concessione di un finanziamento:
«gli istituti di credito che omettono di tener conto del rating attribuito in sede di concessione dei finanziamenti alle imprese sono tenuti a trasmettere alla Banca d’Italia una dettagliata relazione sulle ragioni della decisione assunta».
Rating
Ricordiamo che ci sono dei prerequisiti (fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio precedente alla domanda, iscrizione al registro delle imprese da almeno due anni) e dei parametri per assegnare una, due o tre stellette. Molto in sintesi:
- Una stella: non bisogna essere destinatari di misure di prevenzione e/o cautelari, sentenze/decreti penali di condanna, sentenze di patteggiamento, per una serie definita di retai penali e tributari, ci sono regole particolarmente stringenti per i reati antimafia, norme ad hoc per illeciti antitrust e procedimenti amministrativi. Infine, i pagamenti e le transazioni sopra i mille euro vanno effettuati solo con strumenti di pagamento tracciabili (fino al 2015 la soglia dei mille euro per i contanti era sancita per legge, mentre dal 2016 è salita a 3mila).
- Due o tre stelle: bisogna sommare una serie di altri requisiti, in base al seguente criterio: fra i sette parametri previsto dalla norma, viene attribuito un segno più per ognuno, e una stelletta ogni tre segni più.
Imprese stellate
Sul sito dell’Aurotità per la Concorrenza e il Mercato è pubblicato l’elenco completo delle imprese con rating di legalità, numero delle stellette e data di scadenza. Alcune evidenze: fra le 70 imprese circa che hanno il punteggio massimo, sono 60 quelle a cui il rating è stato attribuito nel 2015 e 10 le conferme rispetto al 2014. La città in cui si trova la sede legale del maggior numero di imprese con tre stellette è Roma a quota 19, seguita da Milano con 7 aziende al top che diventano 11 considerando anche l’hinterland. Sul terzo gradino del podio Napoli, dove si trovano 4 imprese con tre stellette. Il risultato di Roma è rilevante se si pensa che sul totale delle imprese a cui è attribuito il rating, sono più numerose quelle che si trovano nel capoluogo lombardo (50 contro le 37 della capitale). In pratica, a Milano ci sono più imprese che hanno un rating di legalità, a Roma si concentrano maggiormente quelle con punteggio massimo. In tabella, una sintesi degli altri dati.
Rating di legalità | 2014 | 2015 | crescita % |
Richieste pervenute | 441 | 1514 | +243% |
Casi chiusi | 251 | 1382 | +450% |
Rating attribuiti | 183 | 1083 | |
Dinieghi | 6 | 66 | |
Conferme | 15 | 28 | |
Incremento di punteggio | 3 | 19 | |
Archiviati | 44 | 145 | |
Revoche | 0 | 5 | |
Rinnovi | 0 | 36 |
Maurizio Raffaini, General Counsel di Nexive, una delle imprese a cui è stato confermato il rating a tre stellette, esprime soddisfazione: «siamo orgogliosi di essere stati il primo operatore postale ad ottenere questo riconoscimento e ancora più orgogliosi di aver ricevuto nuovamente il massimo punteggio; è la conferma di un’attenzione che Nexive ha nel suo DNA e continuerà ad avere sempre».