Si è svolto online il convegno intitolato “ Il paesaggio nella costruzione dell’identità italiana” organizzato dalla Fondazione Luigi Gaeta – Centro Studi Carlo Levi nell’ambito del progetto “La giornata della Questione Meridionale. XII edizione. L’Appennino meridionale e la nazione italiana a 160 anni dall’Unità d’Italia”. Ad aprire la ricca platea di relatori è stata Rosaria Gaeta, Presidente Fondazione Luigi Gaeta – Centro Studi Carlo Levi che ha dichiarato:“Sono orgogliosa di questo progetto e ringrazio i partner che stanno contribuendo con le loro competenze ad un buon esito delle attività progettuali. L’idea, contenuta nel progetto, rappresenta un primo passo per creare uno spazio permanente di esposizione dedicato alle aree interne dell’Appenino meridionale e di un sistema innovativo di estremo realismo. Lo scopo è di creare un sistema di sviluppo sostenibile in sinergia col territorio.” Dopo i saluti istituzionali del vicesindaco di Buccino Maria Trimarco, un momento molto interessante è stata la mostra virtuale intitolata “Il Sud nell’immaginario leviano”, spiegata da Antonella Lavorgna della Fondazione Carlo Levi di Roma. L’esposizione virtuale ha l’obiettivo di rileggere, attraverso la sua pittura, il forte legame che Carlo Levi ha avuto con il Sud, soffermandosi sull’opera che meglio sintetizza la storia della lotta per la libertà contadina: il grande telero Lucania ‘61. “Insieme alla Fondazione Luigi Gaeta abbiamo realizzato questa mostra virtuale divisa in tre sezioni con al centro il tema del Sud – commenta Lavorgna – Oltre alle opere c’e’ anche una parte di letteratura, dei rimandi al libro “Cristo si è fermato ad Eboli” e l’uso delle foto da parte dell’artista per la realizzazione di alcune opere pittoriche.” A seguire Lidio Mortale del Comitato Scientifico Fondazione Luigi Gaeta– Centro Studi Carlo Levi con il suo intervento intitolato “Il Paesaggio culturale e Carlo Levi”. A chiudere il convegno Giuseppe Fresolone, Direttore Scientifico del progetto, con “Paesaggi e immaginari nazionali”. “Il progetto vuole porre la montagna, in particolare l’Appennino meridionale, come caso di ricerca e sperimentazione di questo nuovo approccio sapendo che la nazionalizzazione è stato un fenomeno di massa che non ha riguardato l’elite – dice Fresolone – Tutti i processi dell’età contemporanea sono caratterizzati dalla nascita della società di massa che implicano lo studio della percezione di tali processi e non lo studio di come l’elite costruisce i processi, ma come vengono percepite queste grandi trasformazioni perché nella storia entrano le masse e ciò modica la dimensione politica, il rapporto tra le popolazioni e il paesaggio e in ciò è determinante l’aspetto letterario e gli audiovisivi. Una narrazione per immagini ha un impatto emotivo efficace nella modifica dell’immaginario collettivo.” E’ possibile visionare il video del convegno sulla pagina Facebook della Fondazione Luigi Gaeta Centro Studi Carlo Levi.
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