Quasi 5 milioni di italiani lavorano la domenica, anche a Pasqua, lo studio CGIA.

Ecommerce di successo è un programma di Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella consulenza e nella realizzazione di siti web di commercio elettronico integrate con Amazon, Ebay e i migliori marketplace
Laurea online presso l'Università telematica Unicusano Salerno sede di esame
MPS Engineering è un'azienda italiana di progettazione e realizzazione di soluzioni per l'industria nel campo dell'automazione e della robotica.
Studio di dermatologia e medicina estetica della dottoressa Alessia Maiorino a Salerno
Caliani, atelier di abiti da sposa e sposo a Salerno ed Avellino, Jesus Peiro, Nicole Milano, Thomas Pina, Tombolini

Raggioverde srl è un'azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti e prodotti Nutrizionali e Fisio-attivatori per la nutrizione e cura delle piante con ampio catalogo Vivo biosolution per l'agricoltura biologica.
Deposito bagagli e valigie a Salerno a 200 metri dalla stazione di Salerno. Prenota il ritiro dei tuoi bagagli con SalernoBagagli.com
BESTORE è lo store a Salerno dove la moda incontra l'energia e la creatività dei giovani.
Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella gestione dei social network come Facebook, Instagram, Linkedin
Gioielleria Juliano a Salerno, scegli il regalo perfetto per te o per chi ami tra i gioielli di Giovanni Raspini, Mirko Visconti, Marcello Pane, Donna Oro, gli orologi Philip Watch, Seiko

Secondo un’analisi realizzata dall’Ufficio studi della CGIA e riferita al 2016, sono 4,7 milioni gli italiani che lavorano di domenica. E una buona parte di questi sarà in negozio, in fabbrica o in ufficio anche il giorno di Pasqua. Tra questi 4,7 milioni, 3,4 sono lavoratori dipendenti e gli altri 1,3 sono autonomi (artigiani, commercianti, esercenti, ambulanti, agricoltori, etc.). Se 1 lavoratore dipendente su 5 è impiegato alla domenica, i lavoratori autonomi, invece, registrano una frequenza maggiore: quasi 1 su 4 (vedi Graf. 1).

Il settore dove la presenza al lavoro di domenica è più elevata è quello degli alberghi/ristoranti: i 688.300 lavoratori dipendenti coinvolti incidono sul totale degli occupati dipendenti del settore per il 68,3 per cento.

Seguono il commercio (579.000 occupati pari al 29,6 per cento del totale), la Pubblica amministrazione (329.100 dipendenti pari al 25,9 per cento del totale), la sanità (686.300 pari al 23 per cento del totale) e i trasporti (215.600 pari al 22,7 per cento) (vedi Tab. 1).

“Negli ultimi anni – segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – il trend degli occupati di domenica è aumentato costantemente sia tra i dipendenti che tra gli autonomi. Nel settore commerciale, grazie alla liberalizzazione degli orari introdotta dal Governo Monti, una risposta alla crisi è stata quella di aumentare i giorni di apertura dei negozi. Con la grande distribuzione e gli outlet che durante tutto l’anno faticano a chiudere solo il giorno di Natale e quello di Pasqua, anche le piccolissime attività, nella stragrande maggioranza dei casi a conduzione familiare, sono state costrette a tenere aperto anche nei giorni festivi per non perdere una parte di clientela”.

Le realtà territoriali dove il lavoro “domenicale” è più diffuso sono quelle dove la vocazione turistica/commerciale è prevalente: Valle d’Aosta (29,5 per cento di occupati alla domenica sul totale dipendenti presenti in regione), Sardegna (24,5 per cento), Puglia (24 per cento), Sicilia (23,7 per cento) e Molise (23,6 per cento) guidano questa particolare graduatoria.

In coda alla classifica, invece, si posizionano l’Emilia Romagna (17,9 per cento), le Marche (17,4 per cento) e la Lombardia (16,9 per cento). La media nazionale si attesta al 19,8 per cento (vedi Tab. 2).

“La maggiore disponibilità di alcuni territori a lavorare nei weekend – dichiara il segretario della Cgia Renato Mason – va in gran parte ricondotta al fatto che buona parte del Paese ha un’elevata vocazione turistica che coinvolge le località montane e quelle balneari, le grandi città, ma anche i piccoli borghi. E quando le attività turistico-ricettive sono aperte anche la domenica, i settori economici collegati, come l’agroalimentare, la ristorazione, i trasporti pubblici e privati, i servizi alla persona, le attività manutentive, etc., sono incentivate a fare altrettanto”.

Rispetto agli altri paesi europei, comunque, l’Italia si posiziona negli ultimi posti della classifica tra chi lavora di domenica. Se nel 2015, in riferimento ai lavoratori dipendenti, la media dei 28 paesi Ue era del 23,2 per cento – con punte del 33,9 per cento in Danimarca, del 33,4 per cento in Slovacchia e del 33,2 per cento nei Paesi Bassi – da noi la percentuale era del 19,5 per cento. Solo Austria (19,4 per cento), Francia (19,3 per cento), Belgio (19,2 per cento) e Lituania (18 per cento) presentavano una quota inferiore alla nostra (vedi Tab. 3).

Ricordiamo, infine, l’elenco delle principali professioni che da sempre lavorano anche la domenica. Esso è costituito da: medici, infermieri, farmacisti, commessi, negozianti, addetti al soccorso stradale, benzinai, bagnini, giornalisti, operatori radio-Tv, fotografi, operai su impianti a ciclo continuo, addetti ai musei/cinema/teatri/mostre e spettacoli vari, guide turistiche, tipografi, grafici, ferrovieri, tramvieri, casellanti, autisti, taxisti, piloti- assistenti e controllori di volo, poliziotti, carabinieri, finanzieri, vigilantes, vigili urbani, vigili del fuoco, atleti professionisti, baristi, pasticceri, panificatori, gastronomi, fioristi, commessi, edicolanti, cuochi, camerieri, ristoratori, albergatori, tabaccai, ambulanti, allevatori di bestiame, pescatori, marinai, portuali, colf e badanti.