Qualità della vita, Sonia Alfano (FdI): “La Provincia di Salerno ferma agli ultimi posti, adesso il momento del cambiamento”.Tommasetti (Lega): certificazione di un fallimento.
“La qualità della vita nella provincia di Salerno – ha dichiarato in una nota il candidato alla presidenza della Provincia di Salerno, Sonia Alfano – si conferma una delle peggiori in Italia: senza il dubbio il dato che viene fuori dal report di Italia Oggi presenta una necessità di cambiamento e di inversione di rotta per il nostro territorio.
La nostra Provincia – continua Sonia Alfano – ha tutti i presupposti per rappresentare un’eccellenza italiana: siamo sicuri che con un’attenta programmazione e con una capacità di perseguire davvero l’interesse comune, potremmo invertire quel trend negativo che è il marchio di fabbrica del centrosinistra.
Sono sicura – ha concluso il sindaco di San Cipriano Picentino – che i miei colleghi amministratori locali possano votare in piena libertà scegliendo, davvero, le idee di politica del cambiamento e del servizio per i cittadini: il territorio sta pagando da troppo tempo le scelte sbagliate e di mala gestione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Aurelio Tommasetti:
“L’Università La Sapienza, nella 24esima edizione del suo Rapporto sulla Qualità della Vita in Italia, evidenzia un netto peggioramento per la provincia di Salerno, che dalla 77esima posizione dello scorso anno precipita rovinosamente all’86esimo posto su 107. Sono dati drammatici, che certificano il fallimento dell’amministrazione comunale e di quella regionale, caratterizzate da assenza di visione e sorde alle istanze del territorio”. Così il prof. Aurelio Tommasetti, Dirigente Nazionale della Lega.
“L’analisi dei nove indicatori (affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, tempo libero, reddito e ricchezza) mostra difficoltà enormi per i cittadini del salernitano. Un tracollo evidente sotto molteplici punti di vista – continua Tommasetti –, dall’ambiente, in cui la nostra provincia precipita dal 62esimo al 95esimo posto, alla sicurezza in termini sociali, in cui sprofonda dalla quarta alla 68esima posizione, e in termini di reati, scivolando dalla 64esima alla 69esima posizione. Un peggioramento caratterizza anche l’ambito strategico dell’istruzione e della formazione (in cui si colloca all’80esimo posto)”.
“La situazione fotografata dallo studio evidenzia profonde sacche di disagio sociale. Occorre intervenire con tempestività per evitare che le condizioni di vita dei cittadini della provincia di Salerno peggiorino ulteriormente. A tal fine – conclude Tommasetti – il PNRR potrebbe rappresentare un’opportunità importante per la comunità”.