Una mobilitazione civile ed entusiasta che racconta la Campania virtuosa e concreta che chiede la bonifica e la rinascita dei territori ad una politica impegnata a polemizzare e discutere lontana dai cittadini.
Una tre giorni da record in Campania per la XXIII Edizione di Puliamo il Mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata da Legambiente in collaborazione con la Rai che ha visto impegnati in questo week end e per tutta la settimana dal Napoli a Salerno, dai comuni del Parco del Vesuvio a quello del Cilento, circa 40mila volontari impegnati a ripulire dai rifiuti abbandonati in oltre 350 aree, con la partecipazione entusiasta di piu’ di 150 scuole.
Tra i rifiuti raccolti nelle microdiscariche del Vesuvio e nelle aree interne del Cilento, tanti oggetti di plastica, ma anche cartacce, bottiglie, rottami di ogni tipo.
Puliamo il Mondo in Campania ha puntato l’attenzione anche sul tema della valorizzazione del territorio a partire dall’agricoltura e dai prodotti della terra. Ad esempio ad Eboli, nella Piana del Sele, è stata allestita nell’azienda agricola sperimentale regionale Improsta un’esposizione di prodotti locali di eccellenza con degustazione dei prodotti agricoli provenienti dagli orti urbani e sociali gestiti da Legambiente. Contemporaneamente, in collaborazione con Confagricoltura e con il supporto di alcune aziende agricole che hanno fornito trattori e altri mezzi, è stato liberato dalle tante microdiscariche un tratto di Strada provinciale Aversana tra Eboli e Battipaglia. All’evento erano presenti il Presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, il Presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo.
“Una mobilitazione civile, entusiasta – ha commentato Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania – con cittadini, comitati, associazioni che si sono sporcati le mani per tutelare il bene comune e hanno voluto raccontare la Campania concreta che spesso non fa notizia ma che chiede la bonifica e la rinascita dei territorio ad una politica sempre piu’ impegnata a polemizzare e discutere . I 40mila volontari scesi in strada in questi tre giorni ha dimostrato come è ancora distante la politica regionale dalla vita del paese, dai cittadini responsabili che vivono da protagonisti la voglia di riscatto e di cambiamento.”
Cospicua la partecipazione delle aziende della Green Economy , a conferma di un trend iniziato lo scorso anno e indice di una sensibilità crescente delle imprese verso le tematiche legate alla tutela dell’ambiente. In Campania in prima fila quest’anno le aziende Cite, Ambiente Spa Sabox, Cartesar, Icnos e quelle in prima fila nella produzione agricola di qualità: Terra Orti, Alma Seges che in tante luoghi della provincia di Napoli e Salerno sono scesi in campo con i loro dipendenti che sono stati a stretto contatto con le comunità locali, i comuni e le associazioni per una Campania Sostenibile.