a cura di Alfonso Angrisani esperto in relazioni sindacali
Recentemente nel mese di Novembre 2020 , è stato pubblicato il primo Osservatorio sugli stranieri .
I dati di riferimento sono quelli del 2019.
Nel 2019 sono 3.816.354 i cittadini stranieri, rilevati nella banca dati dell’INPS, di cui 3.304.583 (86,6%) sono lavoratori attivi, 252.276 (6,6%) pensionati e 259.495 (6,8%) percettori di prestazioni a sostegno del reddito.
I romeni, rappresentano il 19,8% di tutti gli stranieri regolarmente presenti in Italia; seguono albanesi 9%, marocchini 7,5%, cinesi 5,7%, ucraini 4,6% e filippini 3,3%.
Tra i cittadini stranieri prevale il genere maschile (55,2%), soprattutto tra pakistani (95,2%), bengalesi (94,4%), egiziani (93,2%), senegalesi (85,9%) e indiani (82,6%).
Le donne prevalgono invece tra i cittadini provenienti da Ucraina (81,1%), Moldova (68,1%), Perù (60,2%) e Filippine (58,2%).
Per quanto riguarda l’età, gli extracomunitari sono generalmente più giovani: il 46,5% ha meno di 39 anni contro il 36,9% degli stranieri UE; il 44,7% ha tra i 40 e i 59 anni (50,3% UE) e solo l’8,7% ha più di 60 anni (12,8% UE).
Il 60,8% degli stranieri in Italia risiede o lavora in Italia settentrionale, il 24,1% in Italia centrale e il 15,1% in Italia meridionale e isole.
Al nord e al centro prevalgono gli stranieri provenienti da paesi extra UE rispetto agli stranieri provenienti dai paesi UE (rispettivamente 70,8% e 65,6%), al sud il divario tra le due aree di provenienza è meno marcato con gli stranieri extra UE regolari sotto il 60% (58,6%). Rispetto alla popolazione residente, al nord l’incidenza straniera regolare è di 8,7 su 100 residenti, al centro 7,7, al sud e isole 2,8.
I lavoratori dipendenti sono 2.836.998, con una retribuzione media annua di 13.770,93 euro.
Di questi 2.002.034 lavorano nel settore privato non agricolo, 300.555 nel settore agricolo , mentre i domestici sono 534.409.
I pensionati sono 252.276, euro: il 49,9% ha una prestazione assistenziale, mentre il 35,4% percepisce una pensione di tipo previdenziale ;il 6,1% sono i titolari di pensioni indennitarie e circa l’8,6 sono titolari di due o più pensioni.