“C’è una sola cosa peggiore del non spendere i soldi della Ue, ed è spenderli male. Il fatto che la Campania sia l’ultima regione di quelle a Obiettivo 1 per quanto riguarda la capacità di spesa dei fondi destinati all’agricoltura, è un delitto difficile da sanare per i lavoratori del comparto”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Michele Cammarano.
“I bandi che vengono compilati in fretta e furia, derogati in corso d’opera e lentamente finanziati, determinano una qualità della spesa molto carente. Questi 34 milioni del Piano sviluppo rurale faranno comodo in vista delle elezioni, come slogan da spendere sui palchi, ma nella sostanza non miglioreranno lo stato della nostra economia rurale né incentivano a nuove assunzioni. Né è stata condotta un’analisi approfondita sugli indirizzi settoriali di sviluppo rurale della nostra regione. Altre regioni con la stessa misura premiano i progetti di industrie che stipulano lunghi contratti di fornitura con aziende agricole. Altre ancora incentivano gli opifici che investono senza consumare suolo. Buttare milioni di euro senza raziocinio tanto per ‘spendere’, sembra essere l’unico indirizzo politico di questa giunta in tema di agricoltura”.
“Nell’ultimo report trimestrale – ha ricordato Cammarano – il ministero delle Politiche Agricole ha certificato che la Campania è l’ultima tra le regioni meno sviluppate, ultima degli ultimi, con uno stato di avanzamento del programma rurale al 5,3%. La smania di dover spendere velocemente tutto il denaro a disposizione incide per forza di cose sulla qualità dei progetti. De Luca parla di tecnologie, di macchinari, di beni immobili, ma non menziona l’occupazione agricola. E’ molto più facile e veloce rendicontare la spesa con l’acquisto di un trattore piuttosto che con nuove assunzioni. Auspichiamo che il presidente De Luca e il fido consigliere Alfieri inizino presto ad occuparsi degli agricoltori, tra un’elezione ed un’altra”.