Psoriasi del cuoio capelluto: diagnosi e cure. Intervista alla dermatologa Alessia Maiorino

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La psoriasi del cuoio capelluto è una patologia infiammatoria cronica della pelle che interessa milioni di persone in tutto il mondo. In molti casi, i sintomi possono essere scambiati per semplice forfora o dermatite seborroica, ritardando la diagnosi e l’inizio di un trattamento efficace. Per fare chiarezza su questo disturbo, abbiamo intervistato la dottoressa Alessia Maiorino, dermatologa specialista in Dermatologia e Venereologia, che esercita a Salerno e segue con attenzione i pazienti affetti da psoriasi in tutte le sue forme.

D: Dottoressa Maiorino, cos’è esattamente la psoriasi del cuoio capelluto e come si manifesta?
La psoriasi del cuoio capelluto è una manifestazione localizzata di una malattia sistemica infiammatoria chiamata psoriasi. Si presenta con placche eritematose ricoperte da squame biancastre, spesso localizzate dietro le orecchie, alla nuca o lungo l’attaccatura dei capelli. Può essere pruriginosa, fastidiosa, talvolta anche dolorosa se associata a fissurazioni. Molti pazienti la confondono con una semplice forfora, ma la psoriasi ha caratteristiche ben precise che la differenziano.

D: Quali sono le principali cause di questa condizione?
La psoriasi è una patologia multifattoriale. C’è una predisposizione genetica importante, ma i fattori scatenanti possono essere diversi: stress, infezioni, traumi meccanici del cuoio capelluto (come un brushing troppo energico), l’uso di alcuni farmaci, il fumo e l’abuso di alcol. Anche le condizioni climatiche, come il freddo e l’umidità, possono contribuire a un peggioramento dei sintomi.

D: Come avviene la diagnosi?
La diagnosi è essenzialmente clinica. Durante la visita dermatologica, osservo attentamente l’aspetto delle lesioni e le localizzazioni. In alcuni casi, e per escludere altre patologie (come la dermatite seborroica o il lichen planus), può essere utile una dermatoscopia o addirittura una biopsia cutanea. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, un occhio esperto riesce a riconoscere subito la psoriasi del cuoio capelluto.

D: Quali sono i trattamenti più efficaci oggi disponibili?
Dipende molto dalla gravità del quadro clinico. Nei casi lievi, possono essere sufficienti shampoo medicati a base di acido salicilico e attivi lenitivi. Nei casi moderati o severi si utilizzano lozioni topiche con corticosteroidi, calcipotriolo (un derivato della vitamina D) o associazioni tra i due. Oggi abbiamo anche terapie sistemiche, come i farmaci biologici o piccole molecole, che sono riservate ai pazienti con psoriasi estesa o refrattaria ai trattamenti locali. L’approccio deve essere personalizzato, valutando anche l’impatto psicologico e sociale della malattia sul paziente.

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D: La psoriasi del cuoio capelluto può causare la caduta dei capelli?
Direttamente no. La psoriasi non danneggia i follicoli piliferi, quindi non provoca una vera e propria alopecia. Tuttavia, il grattamento continuo, l’infiammazione cronica e l’uso prolungato di trattamenti aggressivi possono indebolire temporaneamente i capelli e favorirne la caduta. Inoltre, alcuni pazienti sviluppano un diradamento psicogeno legato allo stress provocato dalla malattia stessa.

D: Cosa può fare il paziente per gestire meglio la patologia nella vita quotidiana?
È fondamentale adottare una routine di cura costante e delicata. Consiglio di evitare shampoo aggressivi, tinture troppo frequenti, phon troppo caldi e trattamenti estetici invasivi. È importante anche ridurre lo stress e seguire una dieta equilibrata: anche se non esiste una dieta “anti-psoriasi”, mantenere un peso sano e ridurre l’assunzione di alcol e zuccheri può aiutare. Infine, invito sempre i pazienti a non isolarsi: la psoriasi può colpire l’autostima, ma con il giusto approccio terapeutico si può migliorare notevolmente la qualità della vita.

D: Ci sono novità terapeutiche o approcci promettenti in fase di sviluppo?
Assolutamente sì. Negli ultimi anni, l’avvento delle terapie biologiche ha rivoluzionato il trattamento della psoriasi. Si tratta di farmaci mirati che bloccano specifici mediatori dell’infiammazione, come l’interleuchina 17 o il TNF-alfa. Inoltre, si stanno studiando nuovi trattamenti topici più efficaci e con meno effetti collaterali. Anche la ricerca sull’asse intestino-pelle apre scenari interessanti, che potrebbero portare in futuro a nuove strategie terapeutiche.

D: Un messaggio finale per chi soffre di psoriasi del cuoio capelluto?
Non sottovalutate i sintomi, non nascondete il problema e non pensate di doverci convivere passivamente. La psoriasi del cuoio capelluto è una malattia gestibile, che oggi può essere tenuta sotto controllo con trattamenti efficaci. Affidatevi a uno specialista: prendersi cura della propria pelle significa prendersi cura anche della propria serenità.

Per contattare la dottoressa Alessia Maiorino e richiedere una visita dermatologica, è possibile rivolgersi al suo studio medico a Salerno in via Vincenzo Schiavo, 7
Informazioni e appuntamenti sono disponibili sul sito ufficiale www.alessiamaiorino.com o tramite il numero unico di prenotazione +39.3513623663 (anche WhatsApp).

La salute del cuoio capelluto è parte integrante del nostro benessere generale. Informarsi, prevenire e curare sono i primi passi per stare meglio, dentro e fuori.

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Massimiliano Consiglio
Massimiliano Consiglio. Da oltre 30 anni mi occupo di marketing e comunicazione con un'amore per il digitale e l'innovazione tecnologica. Sono appassionato di storia, delle civiltà e culture di tutto il mondo e in particolare di quelle che a me sembrano abbiano imboccato la strada giusta. Sono il Ceo e fondatore di Kynetic, storica web agency di Salerno, con la quale cerco di portare avanti i principi di innovazione, tecnologie e comunicazione ai quali da sempre mi sono ispirato. Amo scrivere articoli sugli argomenti più diversi, spesso di marketing e comunicazione, ma con un attenzione al sociale e alle problematiche quotidiane delle persone.