Docce non abbastanza calde, menu non di loro gradimento, poca privacy a causa dei troppi ospiti per ogni stanza, vestiti non di prima mano. Sono queste le motivazioni esposte dai clandestini ospitati nel centro di accoglienza di Fuorni a Salerno, che lunedì mattina hanno organizzato un sit in di protesta nel piazzale della struttura. “Avevo già preannunciato al Prefetto che qualora il centro non fosse stato sotto stretta sorveglianza, io avrei fatto in modo di chiuderlo e su questo sono stato categorico“. A dirlo il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli del Partito Democratico, successore di Vincenzo De Luca, a margine di una conferenza a Palazzo di Città.
“Se non vi sono i requisiti per la sicurezza – ha ribadito il primo cittadino Pd – lo faremo chiudere, e sono pronto a revocare qualsiasi possibilità di ospitalità a queste persone. Saremo attenti e vigili su quanto sta succedendo”. Il sindaco, però, ci tiene ovviamente a ricordare che “Salerno è una città accogliente. Abbiamo dato prova di grande sensibilità negli sbarchi. Chiediamo unicamente il rispetto delle nostre regole e delle nostre leggi. Chi sbaglia andrà via. Non abbiamo alcun problema di rapporti con le varie comunità che ci sono in città. Noi non facciamo sconti a nessuno. Non discriminiamo nessuno. Chiunque, di qualsiasi colore della pelle, credo religioso o etnia, se rispetta le nostre regole, è benvenuto, altrimenti deve andare via”.
“Vedo – ha sottolineato Napoli – che c’è un rappresentante dei senegalesi che scrive sui social una serie di cose inattendibili. I senegalesi sono amici fraterni, storici della nostra città. Anche a loro, come a tutti, si richiede un comportamento rispetto delle nostre regole“. Sull’arrivo dei rinforzi invocati dal presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Salerno ha aggiunto: “Credo che ci sarà un riscontro”.