Un nuovo, importante, traguardo si aggiunge a quelli raggiunti dalla struttura ebolitana del Campolongo Hospital che si conferma un centro di eccellenza a livello nazionale e regionale.
“È un mese molto importante per la Campania e per il Sud Italia perché in queste ultime settimane abbiamo ricevuto una serie di consensi da parte del Ministero della Salute e dalle istituzioni scientifiche nazionali” afferma il dott. Alfonso Maria Romano, chirurgo ortopedico e specialista in chirurgia protesica e artroscopica mini invasiva. “Abbiamo iniziato con il riconoscimento alla Regione Campania come migliore regione da parte della Siagascot (Società Italiana di Artroscopia, Arto Superiore, Sport, Cartilagine e Tecnologie Ortopediche); la stessa società ha poi conferito un ulteriore riconoscimento al Campolongo Hospital come “Teaching Centre” per la chirurgia protesica di anca, spalla e ginocchio. E infine, nel mese di novembre, sono stati resi pubblici dall’Agenas* (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) i dati inerenti alla medesima chirurgia protesica. È emerso che su oltre 900 strutture specializzate dislocate su tutto il territorio italiano la struttura del Campolongo Hospital si trova al quinto posto per interventi di protesi alla spalla a livello nazionale e al primo posto in quello regionale con oltre 100 protesi impiantate”, conclude.
Una serie di traguardi che partono da molto lontano. Già 15 anni fa la dirigenza della struttura aveva puntato a questa tipologia di chirurgia ed il processo di miglioramento non si è mai arrestato. Negli anni si è solidificato grazie a tutti i pazienti che hanno scelto la qualità di ciò che la struttura offre puntando a livelli elevati di avanguardia con sale operatorie di ultima generazione.
Offrire chirurgia protesica d’eccellenza non significa solo eseguire un intervento ma prevede l’intero processo di presa in carico del paziente.
Maura Camisa, vice direttrice generale del Campolongo Hospital afferma: “È una notizia che ci riempie d’orgoglio. Abbiamo puntato a questa tipologia di chirurgia protesica quando ancora era tutto in una fase molto embrionale e le protesi venivano impiantate raramente, soprattutto nel Meridione. Se si aveva un dolore alla spalla si rimaneva con il danno permanente. La possibilità di operare e impiantare protesi di spalla ha permesso di migliorare notevolmente la qualità della vita dei pazienti.
Gli obiettivi vengono raggiunti anche grazie a tutto ciò che gravita intorno all’intervento. Tutte le fasi sono estremamente importanti e non devono essere sottovalutate. Il paziente che arriva da noi viene sottoposto ad una attenta valutazione per essere poi preso in carico nel modo migliore possibile: dall’accoglienza, all’intervento, all’assistenza in reparto, medica ed infermieristica, fino ad arrivare alla completa riabilitazione grazie a tutte le attività correlate che la struttura offre”, conclude.