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Il mercato immobiliare ha finalmente intrapreso la strada dell’uscita da una crisi molto lunga e si sta avviando verso una fase caratterizzata dalla stabilità dei prezzi e dall’aumento delle transazioni. I segnali che arrivano dalle reti Tecnocasa e Tecnorete sono positivi: c’è desiderio di acquistare casa grazie alla fiducia ritrovata e ad un accesso al credito decisamente migliorato negli ultimi mesi e che dovrebbe confermarsi anche per il futuro.
Non dimentichiamo però che quello delle banche resta comunque un atteggiamento prudente e attento. Il repricing continuerà prevalentemente per le soluzioni usate ma anche per le nuove costruzioni che non sono state ancora collocate sul mercato. L’interesse per queste ultime tipologie immobiliari c’è, così come verso l’efficienza energetica, ma nei mesi appena trascorsi il vero ostacolo ad un possibile dinamismo di questo segmento di mercato sono stati i prezzi poco accessibili.
Ancora una volta la qualità abitativa sarà premiante, con una migliore tenuta delle abitazioni in buono stato e delle soluzioni signorili. Per queste ultime, se situate in zone di pregio, si potrebbe addirittura prevedere un rialzo leggero delle quotazioni. Si potranno avere ancora difficoltà per gli immobili di bassa qualità, che oggi stentano ad essere venduti se non dopo importanti ribassi dei prezzi. Le soluzioni da rimodernare, grazie anche al prolungamento degli incentivi fiscali per la ristrutturazione, potranno suscitare interesse tra i potenziali acquirenti.
Il segmento della prima casa sarà vivace ma anche quelli della casa uso investimento e della casa vacanza potrebbero ritrovare vigore grazie ai buoni prezzi presenti sul mercato.
Perché tutto questo avvenga, però, occorre ricordare che gli immobili devono essere collocati sul mercato al giusto prezzo perché, se così non fosse, sarà difficile far incontrare domanda ed offerta e il mercato subirebbe un rallentamento. L’eredità più importante che questa crisi ci lascia è proprio una maggiore consapevolezza da parte di tutti gli operatori del mercato, compresi gli istituti di credito, del reale valore dell’immobile.
Per i prezzi immobiliari ci aspettiamo una contrazione per il 2016 compresa tra -2% e 0% mentre le compravendite potrebbero attestarsi intorno a 460-470 mila.
Le grandi città, che già nel 2015 sono apparse più dinamiche, continueranno su questo trend che nel 2016 potrebbe interessare anche i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città.
Sul versante delle locazioni ci aspettiamo una sostanziale stabilità dei canoni.
L’andamento generale dell’economia e dell’occupazione, incidendo sulla fiducia dei potenziali acquirenti, contribuirà a definire o meno questo scenario di mercato.
PREVISIONI IMMOBILIARI 2016 – Variazione percentuale dei prezzi previste nei capoluoghi | ||||||||||
Città | Da | A | ||||||||
AVELLINO | 0 | 2 | ||||||||
BENEVENTO | 1 | 3 | ||||||||
CASERTA | 0 | 0 | ||||||||
NAPOLI | -2 | 0 | ||||||||
SALERNO | 0 | 0 |