Uno scorretto stile di vita, un’alimentazione ipercalorica, un ridotto dispendio energetico e l’inattività fisica possono causare l’obesità, una patologia cronica complessa che può compromettere seriamente la qualità della vita e causare malattie come il diabete, l’ipertensione arteriosa e la cardiopatia ischemica.
Inoltre, molto spesso, l’obesità ha delle conseguenze anche da un punto di vista sociale e psicologico. Non è raro, infatti, che il soggetto obeso abbia poca autostima e arrivi a limitare la propria vita sociale.
Altrettanto debilitanti sulla qualità della vita di chi ne soffre sono i disturbi intestinali, legati alle alterazioni dell’apparato digerente, l’esofago, lo stomaco, l’intestino.
Gli eccessi alimentari, oltre a provocare difficoltà digestive del tratto alto dell’apparato digerente, portano a un livello di criticità la funzione del tratto gastroduodenale che si traduce nella comparsa dopo il pasto, di gonfiore alla bocca stomaco, di nausea e in alcuni casi di vomito. I disturbi possono interessare anche l’apparato digerente nel suo tratto terminale e quindi la comparsa di irregolarità intestinali con fermentazione, gonfiore, distensione addominale, eccesso nella funzione, e quindi diarrea, oppure stipsi.
Contro questi disturbi alimentari la Biologa Nutrizionista Roberta Vigna promuove una campagna gratuita di prevenzione dell’obesità e dei disturbi gastrointestinali.
Verranno somministrati questionari per valutare il grado di aderenza al modello alimentare mediterraneo e il livello di attività fisica. Inoltre, saranno misurati valori antropometrici, come peso, altezza, circonferenza vita e l’indice di massa corporea. Infine, sarà eseguita un’anamnesi alimentare per la valutazione di comportamenti alimentari scorretti, causa di eventuali disturbi gastrointestinali (stipsi, diarrea, colon irritabile, reflusso e gastroesofageo).
Gli screening saranno eseguiti dal 4 all’11 luglio presso Odontocenter, in contrada Carrara Dell’Arena, a Padula Scalo.
Per prenotare una visita gratuita è possibile telefonare, entro il 28 giugno 2019, al numero 371 1249038.
Obiettivo delle visite è far emergere questi disturbi, di cui i pazienti parlano poco per imbarazzo e perché spesso sono convinti che siano cronici. «Non è affatto così» – precisa la dottoressa Vigna – «guarire è possibile, soprattutto attraverso una diagnosi precisa e un’idonea alimentazione».