Dopo la presentazione ufficiale dello scorso 16 settembre, il dossier di Candidatura di Ravello Costa d’Amalfi a Capitale della Cultura 2020 sbarca nell’isola azzurra.
In particolare i progetti elaborati in collaborazione con l’Università di Salerno relativi ad una nuova mobilità per la Costa d’Amalfi. Stamane infatti, durante il convegno “Turismo e mobilità sostenibile” organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli presso la sala conferenze del Bar Calise di Ischia, il progetto complessivo elaborato nel dossier di candidatura è stato il fulcro della relazione del responsabile del progetto, Secondo Amalfitano.
Nella relazione sono state sviscerate le cause, gli effetti e i rimedi pensati per risolvere l’annoso problema che ormai affligge in maniera quasi perenne la Costiera Amalfitana: mobilità sostenibile, car sharing, l’introduzione di veicoli elettrici, taxi territoriali, potenziamento delle vie del mare, sinergie con Gesac per i transfer da e per gli aeroporti di Napoli e Pontecagnano, l’inclusione della stazione di Salerno e del porto in un sistema governato dalle nuove tecnologie, sono alcune dei progetti che ruotano attorno ai capisaldi del piano: servire le porte di ingresso alla Costiera; implementare soluzioni a supporto della mobilità interna; implementare un avanzato sistema di infomobilità per la gestione in tempo reale del sistema di trasporto e per il supporto alla domanda di mobilità interna e di scambio. Applausi convinti da parte dell’affollata platea che ha apprezzato molto il lavoro svolto da Amalfitano e dal tavolo tecnico che ha steso le 60 cartelle presentate al MiBACT.
“Nella presentazione del convegno gli organizzatori, con a capo l’ing.Mario Rispoli, coordinatore della commissione valorizzazione turistica dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, – ha detto Secondo Amalfitano dopo il suo intervento – avevano sottolineato che ‘affrontare il tema della mobilità sostenibile significa guardare in maniera complessa al sistema della mobilità urbana da un punto di vista urbanistico, infrastrutturale e tecnologico’. Il nostro piano di mobilità per la Costiera traduce questi concetti in interventi concreti che, lo ribadisco, sono già alla loro fase esecutiva in quanto gli accordi con i vari attori sono già stati chiusi”.