Presentato il secondo volume di “Studi Storici Sarnesi”, “L’affermazione dei civili: il caso degli Hodierna”.

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Nella stupenda cornice del Piccolo Teatro Franz Müller si è tenuta domenica 19 dicembre, alle ore 11, la presentazione dell’ultimo volume della collana “Studi Storici Sarnesi” che per titolo “L’affermazione dei civili: il caso degli Hodierna” (Torre del Greco 2020), pp. 424, completo di tavole ed illustrazioni, ISBN 978-88-99472-47-4, a cura di Alfredo Franco, Francesco De Martino ed Agostino Odierna.

Ad interloquire con i curatori del volume sono stati i professori Giuseppe Cacciatore, presidente della Società Salernitana di Storia Patria, Maurizio Bugno, cultore di lettere classiche, e Francesco Li Pira, studioso dell’epoca medievale.

Il volume tratta dei meccanismi di promozione sociale dapprima nella provincia salernitana e, poi, nel regno di Napoli, attraverso la particolare lente di ingrandimento offerta dalla storia dell’importante famiglia salernitana che, nel corso del tempo, ha annoverato ben venti professionisti della scrittura, notai e giudici, dal medioevo all’età moderna.

Il pubblico interessato ha molto applaudito le tre brevi relazioni introduttive dei curatori che, rispettivamente, hanno tracciato le attività editoriali della collana, il senso e l’importanza che essa riveste per la città di Sarno e per il contesto territoriale della Valle e, infine, hanno anche ripercorso i lunghi sentieri di una ricerca avviata tempo addietro e che, poi, ha subito la definitiva messa in bella solo negli ultimi anni. Questo volume in particolare, è stato sottolineato, ha in sé anche una valenza ulteriore perché è uscito nel pieno della pandemia, grazie all’impegno costante e di squadra dei curatori che hanno operato le correzioni e la revisione finale tramite lunghe sessioni telefoniche, chat e attraverso videoconferenze. In un certo qual modo, per i curatori, esso ha rappresentato la volontà di non cedere alle difficili condizioni imposte dall’emergenza sanitaria.

Al termine di questi primi interventi, la parola è stata presa dal professore Cacciatore che ha lodato l’impegno e l’acribia dei diversi ricercatori che hanno contribuito al volume: quattordici coautori. Nella sua veste di presidente della gloriosa società salernitana, che quale proprio nel 2021 ha festeggiato il primo centenario di attività, ha posto l’accento su quanto la storia patria, spesso derubricata troppo sbrigativamente a storia “minore” o “locale”, sia importante e fornisca gli elementi per arrivare dalla periferia ai grandi eventi della Storia (con la S maiuscola, come quella degli studi sarnesi).

Maurizio Bugno ha tenuto una dotta prolusione sul ruolo delle élite nel regno di Sicilia, compartecipi dei disegni politici regi, e ciò soprattutto in età rinascimentale, sotto la Casa d’Aragona. Ulteriore passaggio della relazione di Bugno è stato quello sull’importanza assoluta della formazione culturale dei ceti dirigenti in antico regime. Infine Francesco Li Pira ha connesso il volume al corrente filone sulla storia di famiglia, rilevando come in esso sia soddisfatta tutta la complessa tematica relativa alla storia familiare, a partite dalla promozione in ruoli chiave fino alla rappresentazione e all’ostentazione della preminenza sociale.