Mentre ormai più di un anno fa l’onda della pandemia arrivava violenta a spazzare vite umane, mettendo in stand by l’intera industria italiana, il virus tentava di frantumare anche il sogno di quattro amici. A sipario chiuso vincevano un bando per la ristrutturazione di un luogo deputato all’arte in un momento in cui l’arte non poteva giocare nessun ruolo e non c’erano certezze alcune sulla lunga distanza.
Testardaggine e volontà oggi li premiano. Presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa presso la Sala Comunale di Pellezzano il Cinema Teatro Charlot, nuovo luogo dell’intrattenimento del territorio campano.
Dopo aver respirato per mesi non la polvere del palcoscenico ma quella dei pavimenti divelti, delle pareti da ricostruire e imbiancare, delle stoffe da cucire perché diventassero un nuovo sipario, Gianluca e Valentina Tortora, Piermarco e Rolando Fiore sono pronti per questa nuova avventura.
Il teatro agirà come punto di riferimento dello spettacolo sia d’estate sia d’inverno: 350 i posti della platea al chiuso, 1500 quelli dell’Arena all’aperto. Cinema, grandi eventi, performance di ogni forma d’arte, il palcoscenico sarà anche spazio formativo.
«Per raggiungere questo obiettivo abbiamo deciso di investire non solo in energie ma anche in termini economici, autofinanziandoci e sobbarcandoci delle tante spese che la costruzione di un teatro degno di questo nome merita. 150 mila euro i soldi investiti a oggi, di cui solo 40 mila euro sono a fondo perduto. Lo abbiamo fatto nella piena convinzione che la cultura, prima e dopo il Covid-19, sia il motore della vita. La socialità è fondamentale per la ripresa e l’industria dello spettacolo che rappresentiamo deve fare la propria parte e agire in questa direzione. Per natura non sono ottimista ma questa volta voglio credere che Charlot possa dispensare sorrisi e gioie dopo un periodo triste e buio che è durato troppo tempo. Proporremo una stagione con prime nazionali, ma anche un cartellone parallelo dedicata alle compagnie del territorio. Ma a Natale allestiremo sicuramente il villaggio di Babbo Natale», ha esordito il direttore artistico Gianluca Tortora.
Valentina Tortora invece gestirà tutto l’aspetto legato al teatro scuola e il versante cinema, ricordando che la sala si offre come unica realtà nella Valle dell’Irno.
«Siamo quattro coraggiosi. Mentre i teatri chiudono noi decidiamo di aprire una struttura polifiunzionale che allargherà i suoi orizzonti con un’offerta che possa accogliere la maggior parte delle persone. Per questo l’idea di chiamarlo Charlot, simbolo di arte a 360 gradi. Con umiltà cercheremo di garantire un’offerta variegata, strizzando l’occhio al Family Show in sinergia con la Compagnia dell’Arte e in cui il cinema sarà il nostro fiore all’occhiello. Lo faremo in collaborazione con l’Agenzia Argenti Stella che gestisce tutte le case di distribuzione più importanti. Saremo operativi da settembre», sottolinea Valentina Tortora.
L’idea portante è quella di uno spazio dove accogliere e raccogliere aspirazioni e applausi, risate e lacrime, piccoli e grandi, celebrità e talenti emergenti e soprattutto l’arte in tutte le sue forme.
Rolando Fiore ricoprirà il ruolo di direttore amministrativo: «L’amicizia ci ha spinto a unire le nostre forze per un obiettivo comune, speriamo di essere di esempio a quanti hanno un aspirazione. A queste persone mi piacerebbe dire che la strada è meno faticosa se percorsa insieme. Viviamo una fase di distanziamento sociale e soprattutto emotivo che da oggi vogliamo iniziare a recuperare coinvolgendo la provincia tutta».
Oltre alla sala principale, il neo nato Teatro Charlot si completa di una più piccola, di circa 60 posti che accoglierà laboratori, esibizioni e corsi di formazione. Il Teatro sarà anche Accademia: grazie alla collaborazione con il Maestro Francesco Ruocco, professore di vocalità artistica alla Unicusano di Roma da più di 20 nel panorama della formazione vocale, è stato stipulato un accordo con la University of West London, storica e prestigiosa università britannica: i ragazzi che frequenteranno i corsi, se supereranno l’esame, avranno un diploma accreditato spendibile a livello europeo. Accade per la prima volta al Sud Italia.
«Provengo dal mondo della scuola e ho la piena consapevolezza di quanto sia importante per i bambini ma anche per gli adolescenti, potersi esprimere in altre discipline oltre a quelle scolastiche. I benefici sono tantissimi, e questo vale anche per gli adulti. Il progetto dell’Accademia è molto importante e sarà molto appetibile a coloro i quali vorranno intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo», dice Piermarco Fiore, direttore organizzativo.
L’idea è maturata insieme al Sindaco di Pellezzano Francesco Morra.
«Con la spinta propulsiva di questi quattro ragazzi riportiamo alla memoria una delle frasi più celebri del vagabondo: “Un giorno senza sorriso è un giorno perso”. In questo anno abbiamo sorriso poco, in cui la cultura è stata molto penalizzata. Andiamo a riqualificare un contenitore culturale che era stato abbandonato nel tempo e che ha una collocazione strategica, a due passi da Salerno ma anche nel polmone verde che contraddistingue il Comune di Pellezzano», conclude Morra.