Al maestro ceramista Giovanni Imparato è’ stata consegnata, ieri mattina, nell’Aula Consiliare del Comune di Vietri sul Mare, dal Sindaco Francesco Benincasa, una targa, a lui dedicata, nell’ambito del premio: “ Le Vite e la Ceramica” che viene assegnato agli artigiani vietresi che con il loro lavoro hanno dato lustro e visibilità al Comune di Vietri. Un’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale, in particolare dal Sindaco Benincasa e dall’Assessore alla Cultura e alla Ceramica Giovanni De Simone, realizzata con la collaborazione dello storico della ceramica, Pietro Amos, e del Maestro ceramista Franco Raimondi. Emozionato, l’ottantaseienne Giovanni Imparato ha raccontato di quando, all’età di otto anni, ha iniziato a lavorare come decoratore presso la ditta “M.A.C.S.” dell’imprenditore tedesco Max Melamerson, che aveva rilevato i locali della fabbrica di ceramiche “Della Monica” di Vietri sul Mare :” Stava a Marina di Vietri, vicino ai due scogli denominati “I Due Fratelli”. Era il periodo subito dopo la guerra”. Imparato ha raccontato di aver lavorato con Irene Kowaliska, Richard Dolker, e tanti altri ceramisti locali:” Con Vincenzo Procida, Giovannino Carrano, Guido Gambone, Giuseppe Cassetta, Giuseppe Avallone, Salvatore D’Acunto, e Salvatore Procida”. Nei successivi quarantotto anni Imparato lavorò con la ditta dei “Fratelli Solimene” che all’epoca aveva la sua sede a Marina di Vietri :” Ho curato tutta la linea ceramica: che veniva fornita ai grandi gruppi imprenditoriali come “La Rinascente”, “Standa” e “UPIM”: servizi di piatti ed altri oggetti in ceramica di uso quotidiano. Ho realizzato anche delle opere ceramiche che venivano inviate a compratori americani, e delle bellissime mattonelle per i pavimenti. Mi piaceva disegnare e dipingere gli asinelli, i fiori e altre immagini stilizzate caratteristiche della produzione vietrese. Usavo molto il verde ramina, il rosso, il blu cobalto e gli altri fantastici colori della ricca tavolozza vietrese”. Imparato ha ricordato l’arrivo a Vietri dell’architetto italo – americano Paolo Soleri che progettò, negli anni ’50 la famosa “ Fabbrica di Ceramiche Artistiche Solimene”, in Via Madonna degli Angeli:” Arrivò insieme a degli operai che la sera dormivano su un grande camion della Volkswagen. Io partecipai alla decorazione della facciata”. Imparato ha anche ricordato di quando alla Fabbrica Solimene andò a lavorare un ragazzino vietrese molto bravo:” Immediatamente capii che aveva delle grandi potenzialità. Con il passare degli anni è diventato un grande artista: sto parlando di Franco Raimondi. Quando passo davanti al suo negozio e vedo le sue opere ancora mi chiedo come riesca a realizzarle “. Imparato ha raccontato dei grandi sacrifici fatti insieme alla moglie Lucia Castaldo, scomparsa pochi mesi fa, ed anche di quando ha lavorato come promotore finanziario per l’Alleanza Assicurazioni:” Ho ricevuto parecchi encomi e attestati per il lavoro svolto” e di quando è stato Presidente del Comitato per l’organizzazione della “Festa di San Giovanni Battista”. Il Sindaco Benincasa ha ricordato il grande contributo dato da Giovanni Imparato alla ceramica vietrese:” Con il suo impegno, la sua semplicità e umiltà, con il suo lavoro quotidiano, ha fatto crescere la ceramica vietrese. Personaggi come lui, con la loro manualità e con la loro intelligenza creativa hanno rappresentato un punto di riferimento per l’attività artistico – artigianale della ceramica vietrese. Giovanni Imparato è il simbolo della ceramica vietrese”. L’Assessore alla Cultura e alla Ceramica , Giovanni De Simone, ha ricordato le numerose iniziative attivate sul territorio per non disperdere il grande patrimonio della tradizione ceramica vietrese:” Stiamo facendo dei corsi di ceramica a Villa Guariglia con l’associazione CEO di Daniela Scalese, e cercando di attivare l’Ente Ceramica. Vogliamo trasmettere ai giovani l’amore per la ceramica che fa parte della nostra tradizione”. Il Vicesindaco Marcello Civale ha ricordato il grande lavoro fatto dai cittadini vietresi nel campo della ceramica:” E’ il fulcro del nostro territorio. E’ importante non dimenticare il lavoro fatto da ceramisti come Giovanni Imparato e fare in modo che con l’impegno dell’amministrazione comunale si faccia progredire sempre più questo comparto”. Lo storico della ceramica Pietro Amos ha ricordato di quando, bambino, ha conosciuto Giovanni Imparato:” Lavorava in quella che era una sorta di grotta, a Marina di Vietri, con mia madre Marianna e con il fior fiore dei decoratori vietresi nella fabbrica Solimene. Ricordo che giocava con me facendo degli scherzi molto divertenti Era un epoca di grande povertà, ma anche di grandi speranze”. Il Maestro Franco Raimondi ha ricordato di quando andò a lavorare alla Fabbrica Solimene dove conobbe Giovanni Imparato:” Fu lui che fece comprendere ai titolari della fabbrica che avevo delle particolari doti artistiche. Anche grazie a lui mi sono innamorato dell’arte ceramica”. Emozionati, hanno assistito alla premiazione i figli Clotilde, Vincenza, Aniello e Margherita; i nipoti Giovanni Imparato, Martino Imparato, Luigi Imparato, Massimo Imparato, Ornella Imparato, Fortuna Imparato, Roberta Zarrella e Luigi Carrano; i generi Antonio Giordano e Antonio Zarrella, Consigliere del Comune di Nocera Inferiore, che ha portato i saluti e gli auguri del Sindaco Manlio Torquato, il Consigliere Comunale Vincenzo Alfani e i tanti amici ceramisti di Giovanni Imparato che lo hanno applaudito con affetto. (FOTO DI FORTUNA IMPARATO).
Aniello Palumbo