E’ arrivata da Paternò (Catania) ed ha letteralmente conquistato il pubblico del Premio Charlot che con oltre 400 voti l’ha decretata vincitrice del Premio Charlot Giovani. Chiara Anicito è la prima donna ad essere riuscita a conquistare e con merito l’ambito premio, prima di lei solo Barbara Bascolo ma in coppia con Cristian Generosi era riuscita ad arrivare prima. Il suo sketch comico, semplice e incentrato sulla famiglia e sulla scuola, ha regalato risate e applausi da parte degli spettatori, che alla fine, come detto, l’hanno premiata. A conquistare il premio della critica, assegnato da una giuria di esperti, sono stati invece il duo comico Simone Gallo di Cecina (Li) e Andrea D’Andreagiovanni di Pescara. Cala dunque il sipario sulla serata dello Charlot Giovani, condotta in maniera leggera e divertente dal trio Villa per Bene. Sette i giovani comici esordienti, selezionati in tutt’Italia da Gianluca Tortora ed Alessio Tagliento che sono saliti sul palcoscenico, e si sono sfidati a suon di risate per conquistare il primo posto. Applausi tanti, tantissimi per i due ospiti della serata. A partire da Luca Virago, cantante ed imitatore che ha deliziato il pubblico con canzoni del repertorio di Baglioni, Zero, Morandi, Vasco, Ruggeri, Vanoni e tanti altri. Un vero e proprio viaggio nella musica italiana iniziato con il “Miserere” di Zucchero e Pavarotti e chiuso con il “Con te partirò” di Bocelli. E poi lui, il padrino della gara Alessandro Bolide, il comico partenopeo, noto al pubblico televisivo per la sua partecipazione a programmi di successo come “Made in Sud”, autore nel 2015 del volume “Ma che ce ne fotte!?”, ha regalato al pubblico presente un momento di pura comicità. Uno monologo il suo nel quale in chiave comica si sono affrontati diversi tempi, dalla pandemia al rapporto di coppia, dalla caduta del Governo Draghi alla guerra tra Russia ed Ucraina.
E mentre viene archiviata la serata dedicata ai giovani comici, la macchina organizzativa dello Charlot non si ferma, il patron, ideatore e direttore artistico Claudio Tortora, annuncia un altro ospite della serata del 29 luglio, quella dedicata a Papa Francesco. Si tratta di Flo, cantante e attrice di teatro. Un artista che seduce grazie ad una vocalità viscerale e una scrittura originale e suadente. Instancabile avventuriera, nella musica e nella vita, viaggia alla continua ricerca di confini da oltrepassare, storie da ascoltare ed emozioni da sfidare. Le sue performance sono ritmo che coinvolge, racconto che affascina, tiro, danza, impulsi di vitalità passione.
Intanto domani sera (22 luglio), con inizio alle ore 21,30 il Premio Charlot, ospita la prima delle due serate del “Campania Blues Festival”. Protagonista Leon Beal &Luca Giordano band.
Sul palco una formazione italo-americana che trova nella voce di Beal e nella chitarra di Giordano la sua forza espressiva. Leon Beal americano di Jasper in Florida inizia a cantare nel coro della sua chiesa trovandosi poi, ancora giovanissimo, a dividere il palco con gente del calibro di James Cliveland, Edwin Hawkins, The Caravan. Dopo il trasferimento a Boston co-fonda il gruppo R&B aprendo, poi, i tour dei grandi gruppi vocali come Temptation, The Stylistics, Blue Magic, Harold Melvin, The Whispers. Dotato di una grande voce, Leon ha portato in giro la soul music lungo tutti gli Stati Unit, in Europa, Sud America, esibendosi anche alla Casa Bianca per il presidente Obama. Chitarrista, band leader, cantante, e compositore, Luca Giordano è considerato uno dei più grandi talenti della scena blues europea. Classe 1980, Luca si trasferisce a Chicago alla giovane età di 25 anni collezionando numerose esperienze al fianco dei più grandi storici performer dell’area. Negli ultimi dieci anni Luca si è quindi affermato con la sua band come una delle migliori in Europa, la band preferita dagli artisti americani per i propri tour internazionali. A completare il combo Walter Cerasani (basso e voce); Abramo Riti (hammond e piano); Lorenzo Poliandri (batteria); Alessandro Di Bonaventura (tromba) e Luca Di Giammarco (sassofono). Il live sarà aperto dai Walking Trees solida e longeva band italiana nata nel 93 e formata da Teresa Auddino (voce); Enzo Tropepe (chitarra); Franco Pezzano (basso elettrico); Giancarlo Alessi (batteria). In tutti questi anni l’esperienza tratta dalle centinaia di concerti nei locali e nelle piazze ha fatto si che i Walking Trees trovino on stage il loro ambiente naturale nel quale esprimere tutta l’intensità del southern rock blues. Un repertorio, il loro, ampio che spazia dal blues più tradizionale (Muddy Waters, Jimmy Reed, Willie Dixon, Buddy Guy, B.B. King), passando dal rhythm’n’blues di Otis Redding, Wilson Pickett, Creedence, Allman Brothers, rifacendosi agli shuffle di Stevie Ray Vaughan, Kenny Wayne Shepherd, per sfociare nel rock blues di Hendrix, Cream, Popa Chubby, ZZ Top, Black Crowes. A questo si aggiungono le loro composizioni che frullano in un mix pazzesco i vari stili del blues. La band ha nel pubblico, con il quale ama scambiare emozioni e sensazioni, il suo “quinto elemento”.