Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha reso noti i dati che riguardano il Bando PON “Dottorati innovativi con caratterizzazione industriale” per l’anno 2018.
Sono 177 le borse complessivamente riconosciute al XXXIV ciclo di dottorato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione 2014-2020, teso a valorizzare l’internazionalizzazione dei dottorati italiani e a rafforzare i legami col settore industriale.
In base alle valutazioni effettuate dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), l’Università di Salerno ha registrato un’attribuzione del 14.69% dei finanziamenti ottenuti per le proposte presentate per dottorati innovativi, pari a 26 borse complessive di dottorato ammesse a finanziamento.
La competizione, che ha riguardato le università delle regioni del Sud e delle Isole (c.d. “Regioni in ritardo di sviluppo”: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), ha visto l’Università di Salerno ottenere un numero di borse significativamente maggiore della quota di borse che avrebbe ottenuto su base dimensionale (12,76), con un incremento percentuale del + 103.69%. L’Ateneo, che pesa il 7.21% sul sistema (come quota base del Fondo di Finanziamento Ordinario), ha ottenuto il doppio del finanziamento rispetto al suo peso dimensionale.
Se confrontata con gli altri atenei presenti in graduatoria, più grandi o pari per dimensioni, l’Università di Salerno è l’ateneo che cresce di più per percentuale di attribuzione di finanziamento nel 2018.
“La nostra Università – ha dichiarato il rettore Aurelio Tommasetti – quando viene valutata sulla base della qualità della sua ricerca e applicando il criterio del merito ne esce sempre vincente. Merito vuol dire maggiori risorse per il nostro Ateneo. E’ successo così per i finanziamenti alla ricerca di base e succede lo stesso per i dottorati innovativi. Se questo da un lato gratifica e motiva l’impegno istituzionale sul fronte delle produzione scientifica, dall’altro ci dà la giusta energia per continuare il percorso di sostegno alla crescita del territorio. Che la ricerca di Ateneo abbia intrapreso la strada giusta, ci viene confermato anche dal recente posizionamento nella classifica delle Università globali, la U.S. News Best Global Universities 2019”.
Il ranking americano delle Best Global Universities è incentrato specificamente sulla ricerca accademica e sulla reputazione universitaria e vede l’Università di Salerno avanzare in classifica, entrando quest’anno nella Top500 delle Istituzioni mondiali. E ancora, nella classifica delle sole istituzioni europee, Unisa si pone al 214° posto, migliorando di 42 posizioni il suo posizionamento rispetto allo scorso anno; nel ranking degli atenei d’Italia riesce a recuperare ulteriori 8 posizioni.
“Siamo un ateneo che ha scelto di puntare molto chiaramente su una didattica di qualità, una ricerca di qualità e un processo di internazionalizzazione crescente. E i dati che raccogliamo su ciascuno di questi fronti confermano la bontà delle scelte attuate finora. Ventisei nuove borse di dottorato significa ventisei giovani che, con la loro attività di studio, contribuiranno ad incentivare la ricerca nella nostra università. In questo modo puntiamo a dare ulteriore slancio al processo di innovazione che è centrale per la crescita dell’economia dei nostri territori e che è il vero terreno di sfida per garantire nuove e sicure prospettive occupazionali ai nostri laureati” – conclude il rettore.