Una tavola rotonda per ribadire, con il supporto di esperti del settore, la natura positiva dell“invasione” di Posidonia Oceanica lungo i litorali di Pioppi e Acciaroli, che nelle scorse settimane ha destato preoccupazione nella popolazione locale. “Posidonia Oceanica, gli spiaggiamenti: da problema a risorsa” è in programma per mercoledì 21 febbraio alle ore 17.30 a Palazzo Vinciprova, sede del Museo Vivo del Mare di Pioppi.
Interverranno al dibattito: Luigi Valiante, direttore scientifico del Museo ospitante; Cono D’Elia, vicepresidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni; Raffaele Esposito, presidente provinciale Confesercenti Salerno; e Stefano Pisani, sindaco di Pollica. Coordinerà Valerio Calabrese (Legambiente Campania). L’evento si concluderà con un aperitivo mediterraneo a base di prodotti tipici locali.
Ad aprire la tavola rotonda saranno i saluti di Marco Tibiletti, capitano della Goletta Oloferne – Museo Navigante, imbarcazione storica riadattata a museo itinerante, che proprio il 21 febbraio ormeggerà presso il Porto di Acciaroli. La località cilentana sarà infatti una delle 25 tappe di un viaggio lungo 1.800 miglia e finalizzato a promuovere i Musei del Mare e della Marineria d’Italia.
Pur riconoscendo gli effetti negativi della Posidonia Oceanica, quali i cattivi odori e la difficile accessibilità della battigia, gli organizzatori intendono sottolineare la sua azione fondamentale nel prevenire l’erosione costiera e quindi la necessità di evitare interventi di rimozione dannosi per la salute dell’habitat marino. La soluzione è optare per differenti e graduali azioni di recupero e per metodologie compatibili e sostenibili, finalizzate anche al riuso della Posidonia. Qualche esempio: il reimpiego in ambiti costieri limitrofi per scopi di protezione delle spiagge, il compostaggio, il riutilizzo nella bio architettura e nelle produzioni ecocompatibili e la reimmissione in mare.
“Posidonia Oceanica, gli spiaggiamenti: da problema a risorsa” sarà un’importante occasione per sensibilizzare la popolazione riguardo la natura benefica della pianta, indice di un ambiente marino incontaminato, quindi risorsa e non problema.